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L'ANALISI DEL DIRETTORE SPORTIVO
L'ANALISI DEL DIRETTORE SPORTIVO
Salernitana, Faggiano a StileTV: "Primato ce lo teniamo stretto, girone livellato verso l'alto"
Marco Rizzo
23 ottobre 2025 17:02
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Intervista rilasciata al Tgsport Magazine di StileTV dal direttore sportivo della Salernitana, Daniele Faggiano, che torna a parlare alla stampa, nei giorni dopo il ko di Catania: "Penso che noi come società, io come direttore sportivo, qualche volta è bello pure confrontarsi, per cui è giusto che ci si parli e ci si confronti su quello che è successo. Finalmente abbiamo perso fuori casa, così abbiamo tolto pure un altro step e adesso speriamo che il pensiero si sia tolto definitivamente".

La squadra costruita da Faggiano, in estate, e messa a disposizione dell'allenatore Giuseppe Raffaele è prima in classifica: "Il primato noi ce lo teniamo stretto, è normale, però adesso non porta a nulla. Porta solo a poter lavorare più tranquilli, stare sereni e far sì che tutti siano contenti. Però io, in cuore mio, il mister, la squadra e tutti quanti quelli che stiamo con la squadra pensiamo sempre alla partita prossima". La stagione si è avviata con l'eliminazione in Coppa Italia, per mano del Sorrento. Il successivo confronto tra tutte le parti è servito: "Considero, quello, un momento importante. Ci è servito a tutti. Per cui io so che ci sono le sconfitte, ci saranno le eliminazioni, ci saranno momenti bui. Però voglio affrontarli alla mia maniera e cerco di dare alla squadra l'impressione che siamo forti. Però dico che con Pagano, con Milan e con lo stesso Iervolino c'è un confronto diretto, ma diretto diretto. Per cui cerchiamo di trovare delle soluzioni tutti, sia io nella mia struttura, nel mio quadrato, che in altri. È sempre importante il confronto perchè aiuta a crescere tutti insieme".

Sul gruppo di calciatori allestito, Faggiano spiega: "Io ho preferito fare una squadra puntando sugli uomini, perché costruire una squadra da zero, perché noi siamo tutti nuovi, io, il mister, lo staff, tutti i calciatori, non è semplice. Però ho puntato tanto sull'uomo, perché fare un gruppo, il calcio non è il tennis, non è il golf, è un gioco di squadra, per cui fare squadra non è mai facile, non è mai semplice. Soprattutto quando si prendono 25, 26 giocatori importanti, perché per fare un gruppo forte bisogna avere anche delle alternative forti. Spesso qualcuno giustamente vuole giocare di più o vuole essere più preso in considerazione, però in campo ne vanno undici, ne possono entrare cinque e qualche malcontento ci sarà sempre. Poi ci tengo tanto al comportamento dei calciatori fuori dal campo, per cui sono attento ai social, sono attento agli orari, sono attento ai giorni in cui vanno fuori. Cerco di improntare il mio lavoro come se fosse la mia famiglia".

Sulla coperta un pò corta per l'organico, in mediana, Faggiano replica: "E' ancora un po' presto, per parlare di mercato. In rosa abbiamo, oltre a Iervolino, anche Di Vico, Boncori, che sono due valori diversi. La coperta è sempre un po' corta, ma sarà corta sempre, come facciamo facciamo, possiamo sbagliare. In questa fase stiamo lavorando con mister e staff soprattutto sulla testa, perché prendere determinati gol non fa piacere, non è bello per una squadra che per adesso è prima in classifica. Quello che posso consigliare ai miei è di non fidarsi di quello davanti, per cui pensate sempre che il vostro compagno possa sbagliare e dobbiamo stare più attenti".

Sulla difesa che, rispetto alle dirette concorrenti, Catania e Benevento, ha incassato più gol, Faggiano spiega: "Dobbiamo stare più attenti, ci dobbiamo aiutare di più, dobbiamo parlare più in campo. Come a Catania, dove loro hanno battuto una punizione tre metri avanti e noi invece battiamo qualche volta due metri indietro. Dobbiamo stare più attenti, essere più intelligenti, non furbi, perché il furbo non va mai avanti". In avanti c'è ormai il recupero completo di Liguori: "Ci può essere utile come ci possono essere utili tutti. Perché questa squadra, come ho detto prima, gira perché siamo tutti indispensabili uno per l'altro".

Su Inglese, sulle possibilità che possa giocare il derby con la Casertana: "Non lo so, dico la verità, guardiamo ora per ora. Però rischiarlo non è il massimo, sceglieremo insieme allo staff sanitario che, devo dire la verità, io ho trovato tutto compatto e unito, già c'era come staff sanitario ed è uno staff sanitario importante". Al momento la Salernitana guida la classifica, con il Benevento, in un discorso d'alta graduatoria che investe anche il Catania. Dove la Salernitana deve dimostrarsi più forte?: "Più forte bisogna essere, prima di tutto, con la testa. Perciò bisogna stare più attenti, parlarsi di più e aiutarsi di più. Perché i giocatori sono validi, hanno vinto, hanno dimostrato il loro valore. Io ho le spalle larghe per tante esperienze che ho avuto in diverse categorie, ma ho anche le spalle larghe perché dietro di me c'è una società solida che, non mi nascondo, oggi siamo a pari con gli stipendi, siamo a pari con tutto, cosa che ai giocatori dà una forza in più per fare bene. Con Pagano c'è massima fiducia, massima stima e ci si confronta ogni giorno, su tutto".

Sul rapporto con patron Danilo Iervolino: "È direttissimo, per cui io al presidente non posso nascondere niente, sono abituato a lavorare così, lui giustamente viene da alcune scottature, io ho passato dei brutti periodi, ma mi hanno fortificato. Io ho un mio credo e l'ho portato a Salerno, soprattutto ho studiato la squadra, la società e l'ambiente prima che arrivassi, per cui i ragazzi sanno che si devono comportare in una certa maniera e sanno anche che devono vivere la città, non solo quando vinciamo, ma anche quando le cose non vanno bene, perché la temperatura la dà il popolo, la dà il tifoso, per cui nel bene e nel male bisogna vivere la città e cercare di fare sempre il massimo per tenere alta la concentrazione e la mentalità. Io sono orgoglioso di essere il direttore sportivo della Salernitana, ho provato a diventarlo varie volte in passato, non me la faccio scappare l'occasione e devo fare bella figura".

In chiusura l'analisi del torneo: "Vedo un girone livellato verso l'alto, non verso il basso. Vedo un Siracusa ultimo, ma vedo un Siracusa che lotta sempre e l'ha dimostrato pure qui la prima giornata. La Casertana viene da due vittorie e vuole fare bene contro di noi, come tutto il girone vuole fare bene contro di noi, contro il Benevento e contro il Catania. Vedo un Potenza forte, l'Altamura non demorde, il Picerno ha cambiato allenatore e adesso ha preso il portiere Marcone che l'anno scorso stava prima a Potenza. Secondo me è un girone livellato verso l'alto".



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