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DI ANNALISA SIANO
DI ANNALISA SIANO
Dal Cilento a Casa Sanremo Writers: “Le avventure di Siora e il ladro di cervelli”
Comunicato Stampa
24 ottobre 2025 13:52
Eye
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AGROPOLI. La seconda parte delle avventure della Principessa Siora, la favola il cui Regno è ispirato ai paesaggi del Cilento, è stata selezionata per l’importante vetrina di Casa Sanremo Writers 2026. Con la seconda parte, “Le avventure di Siora e il ladro di cervelli”, entriamo nel vivo delle peripezie di Siora, la principessa figlia del Re Aurel e nipote della Regina Rosa, che vive nell’affascinante Castello del Regno delle Alici, un mondo fantastico ispirato al Cilento, luogo d’origine dell’autrice Annalisa Siano. Ogni avventura, come già avvenuto per la prima e precedente, che trattava l’argomento della prevenzione da Papilloma Virus, è incentrata su una tematica sociale, attuale e di rilievo, in modo tale da stimolare, attraverso le favole, le famiglie al dialogo con i propri minori ed accompagnarli a riflettere su questioni più profonde e fondamentali per la loro crescita. La vicenda, questa volta, spinge i lettori ad affrontare un “pericolo silenzioso”, che si insinua soprattutto tra i minori e risulta sempre più complicato da gestire per le famiglie, la maggior parte delle quali si sono trovate a vivere a cavallo tra l’era del “real” e quella del mondo virtuale, con l’incremento dell’utilizzo degli smartphone soprattutto in età minorile. Questa è una società costretta a fare i conti con tanti mali, alcuni fortemente riconosciuti, ma altri verso i quali si tende a chiudere sempre un occhio, quasi come se fossimo di fronte ad un fatto di pura normalità, eppure sono sempre più comuni le testimonianze di casi di ragazzi che hanno sperimentato crisi d'astinenza dopo la sottrazione dello smartphone, con sintomi simili a quelli causati dall'astinenza da sostanze. In questa favola, a vivere questo processo simile di isolamento - sintomi - ritiro è Gabriel, un nuovo personaggio amico di Siora. Un giovane brillante e dinamico che un bel giorno introduce uno smartphone all’intento del Regno e da quel pomeriggio non è più l’amico desideroso di esplorare i boschi, dipingere e tuffarsi nel fiume, ma diventa solitario, sgarbato, fino a quando i genitori non gli tolgono il cellulare per metterlo in punizione. Di lì i sintomi, enfatizzati all’interno della favola, come quelli di una trasformazione in uno zombie rincitrullito, privo di sensi, con schiuma bianca che fuoriesce dalla bocca e che nella vita reale ricordano invece quelli dell’ansia, dell’aggressività e della depressione generati dall’astinenza da sostanze stupefacenti. L’unico aspetto simile all’interno del racconto fantastico è l’isolamento, quest’alienazione che deriva dall’utilizzo spasmodico del cellulare e che sarà poi ancora una volta il Re Aurel ad eliminare dal Regno, facendolo in mille pezzi con la sua spada per non permettere che si moltiplichi all’interno della comunità, salvando la sua allegra e felice gente. Un elogio all’amicizia, quella vera, condivisa, magari imperfetta come nella realtà, ma un ritorno, almeno per i minori, alle piccole cose, ai giochi tradizionali, all’esplorazione, alle attività laboratoriali, ricreative, manuali: un percorso obbligatorio per i più piccoli, anche per quelli che fanno parte della società odierna, tempestata dall’abuso dei telefoni, in primis da quelli che dovrebbero essere gli esempi di riferimento, i genitori e la famiglia. Dunque, è proprio nella figura del padre, il Re Aurel, che l’autrice affida la salvezza del Regno e dei minori come Siora e Gabriel, per liberarli dall’oggetto malefico che crea “divisione” all’interno della comunità, così come nella vita di tutti i giorni, Siano spera che la favola possa stimolare le famiglie, attraverso la lettura condivisa a far comprendere ai propri figli che l’utilizzo del telefono deve essere ridotto a fini precisi, perché la vita reale, fatta di stimoli ed amicizie è un processo più autentico per i minori, che può apportare, soprattutto nella fase della crescita, relazioni sociali, decisamente migliori. 

 

 

La partecipazione a Casa Sanremo Writers 2026:

 

La favola è stata selezionata per partecipare alla nota vetrina di Casa Sanremo Writers, che da anni raduna scrittori di tutta Italia per intervistare e per far conoscere in uno dei periodi più speciali, quello in cui a Febbraio va in onda, il Festival della musica italiana nella splendida Città di Sanremo, libri editi da scrittori come l’autrice Annalisa Siano, che nutrono passione e sensibilità per un’arte nobile come la scrittura. Dal 21 al 28 febbraio 2026, dunque, questa favola potrà vivere quest’esperienza. 

 

Biografia:

Annalisa Siano, classe ‘90, è nata nel Cilento. Conferita la laurea in Lettere presso l’Università degli Studi di Salerno, si è appassionata al Giornalismo, dedicandosi alla promozione territoriale, attraverso la fondazione di un blog. Ha scritto a riguardo anche un libro, ma è stata l’esperienza maturata negli anni dedicati all’intrattenimento durante le feste private dei minori, che l’ha condotta ad una riflessione: ciò che i bambini acquisiscono durante l’infanzia si rivelerà fondamentale per tutto l’arco della vita. Su questa teoria la decisione di scrivere favole, per lanciare messaggi positivi.



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