Giudiziaria
PROSSIMA UDIENZA IL 24 GIUGNO
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Camerota, processo Falesia: cinque le costituzioni di parte civile ammesse nel procedimento
Antonio Vuolo
05 novembre 2025 09:54
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CAMEROTA. Sono cinque le parti civili ammesse dal Tribunale di Vallo della Lucania nel processo che vede imputato il sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta, per presunti lavori di messa in sicurezza non autorizzati eseguiti nel 2023 sul costone roccioso del Mingardo, tra Cala del Cefalo e Cala Finocchiaro, che sovrasta la strada provinciale 562 Mingardina. Si tratta dell’associazione “Per un Comune Migliore”, Legambiente, Codacons, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, e Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore. E’ stata, invece, rigettata la richiesta di Europa Verde. Secondo l’accusa, il primo cittadino avrebbe consentito la realizzazione dei lavori, tra cui l’esplosione della falesia, senza le necessarie autorizzazioni, mentre Scarpitta ha sempre sostenuto la necessità di un intervento doveroso per la salvaguardia della pubblica incolumità. Toccherà, dunque, al Tribunale vallese appurare se gli interventi sono stati eseguiti rispettando le normative in materia ambientale o se quell’intervento non andava proprio fatto. La prossima udienza si terrà il 24 giugno. 



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