CASTELLABATE (SA). La comunità parrocchiale di Santa Maria a Mare si appresta a vivere un momento di grande spiritualità e riflessione in occasione della commemorazione di Santa Caterina d’Alessandria, venerata e amata da secoli tra le persone del territorio. L’evento si configura non solo come un’occasione di preghiera, ma anche come un importante momento di riscoperta delle radici storiche e culturali della comunità locale.
Il programma avrà inizio il 25 novembre alle ore 18:00 con la solenne Santa Messa in onore della Santa Martire, celebrata nella chiesa di Santa Maria a Mare. La liturgia sarà un momento di comunione e devozione, dedicato alla figura di Santa Caterina, simbolo di fede e coraggio.

A seguire, la serata continuerà con un approfondimento dal titolo: “Santa Caterina D’Alessandria e l’Antica Cappella in Santa Maria di Castellabate”. Un incontro che si propone di rivelare le origini del culto locale e di ricostruire la storia del primo luogo di culto dedicato alla Santa nel territorio. L’evento rappresenta un’opportunità unica per riscoprire le radici storiche della comunità e rafforzare il senso di identità tra i cittadini.
L’introduzione sarà affidata a Don Carlo Pisani, parroco della parrocchia Santa Maria a Mare, che sottolinea l’importanza di mantenere viva la memoria di Santa Caterina come guida spirituale e come elemento di coesione tra le persone.
A guidare l’approfondimento saranno due illustri relatori. Il professor Edgar Fiore, docente di arte, offrirà una prospettiva sull’iconografia della Santa e sull’importanza artistica delle rappresentazioni che ne testimoniano il culto nel tempo. Accanto a lui, il professor Gennaro Malzone, esperto di storia locale, illustrerà i legami storici tra Santa Caterina e l’antica cappella del paese, contribuendo a ricostruire il contesto storico e culturale del culto.
Il Parroco, Don Carlo Pisani, dichiara in merito: "Desidero condividere alcune riflessioni sul culto e sulla cappella di Santa Caterina d'Alessandria, situata alla "marina" di Castellabate, simbolo della nostra fede, tradizione e delle radici della nostra comunità. Rappresenta anche la duplice spiritualità orientale e occidentale della Chiesa, che ci invita alla comunione e alla comprensione reciproca. La celebrazione del 25 novembre è un’occasione per riscoprire il nostro patrimonio spirituale, rafforzare la nostra identità cristiana e testimoniare nel mondo".