SALERNO. “Dal report sulla qualità della vita a Salerno emergono ancora dati preoccupanti sui giovani”. Lo sottolinea Aurelio Tommasetti, Responsabile Nazionale Università per la Lega, nel commentare l’ultimo studio pubblicato dal Sole24Ore.

“Non bisogna fermarsi alle apparenze – afferma Tommasetti – Nonostante le due posizioni guadagnate, che in ogni caso non compensano la discesa verticale degli anni precedenti, ci sono elementi su cui aprire una riflessione. Il primo è un tema che mi sta da sempre a cuore e riguarda le nuove generazioni. In base agli indici sulla qualità della vita di bambini e giovani, Salerno sprofonda rispettivamente al 91esimo e 98esimo posto della classifica. La conferma che, come ripeto da anni, il nostro territorio ha perso la capacità di trattenere le sue forze migliori, spingendole invece a guardarsi intorno e spesso emigrare. Questa tendenza negativa fa il paio con quella del lavoro, dove le startup innovative diminuiscono del 12,2%, e con il calo vistoso del numero di laureati (-10,5% rispetto all’anno precedente)”.

Tommasetti osserva inoltre le criticità legate ad ambiente e servizi: “La percentuale di raccolta differenziata scende dell’8,6%, quella di piste ciclabili del 9,1%, in contraddizione rispetto a tanti proclami su lotta all’inquinamento e sostenibilità. Mi pare insomma che ci sia ben poco da stare allegri, ma piuttosto da rimboccarsi le maniche per risalire la china”.