Cronaca
DAI CARABINIERI
DAI CARABINIERI
Aversa, un arresto per truffa aggravata ai danni di una 68enne
Comunicato Stampa
06 dicembre 2025 12:21
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AVERSA. Nel pomeriggio di ieri, ad Aversa (CE), i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questa Procura della Repubblica, hanno proceduto all'arresto di un soggetto gravemente indiziato del reato di truffa aggravata, commesso ai danni di una 68enne di Vico Equense. L'attività d'indagine, condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Vico Equense e coordinata da questa Procura della Repubblica, ha consentito di accertare che, in data 14 agosto 2025, l'arrestato, in concorso con altro soggetto allo stato non identificato, avrebbe raggirato la vittima inducendola a consegnare denaro e monili in oro per un valore complessivo di circa 6.000 euro. Secondo la ricostruzione investigativa, uno degli autori del reato avrebbe contattato telefonicamente la persona offesa e, qualificandosi falsamente come avvocato, le avrebbe rappresentato l'esistenza di un imminente pericolo per la libertà personale della sorella e del cognato della vittima, a causa dell'investimento in automobile di una donna in stato di gravidanza.

Successivamente, un complice si presentava presso l'abitazione dell'anziana donna, ricevendo materialmente la busta contenente denaro (300 euro) e numerosi gioielli che la vittima era riuscita a raccogliere in casa nel tentativo di raggiungere la cifra richiesta dal sedicente avvocato. L'indagine, svolta mediante l'analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e altre investigazioni dirette e indirette, consentiva di individuare, con elevata probabilità, l'odierno indagato quale soggetto responsabile del ritiro materiale della busta. Determinante risultava la perquisizione domiciliare eseguita presso la sua abitazione, nel corso della quale venivano rinvenuti degli indumenti perfettamente corrispondenti a quelli indossati dall'autore del reato, come si evince dalle immagini acquisite dai militari operanti. All'esito delle formalità di rito, l'indagato è stato sottoposto arresti domiciliari presso la propria abitazione con l'applicazione di strumenti elettronici di controllo (braccialetto elettronico).



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