CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dal presidente del Consiglio comunale di Capaccio Paestum, Angelo Quaglia, e dai consiglieri comunali Antonio Agresti, Igor Ciliberti, Maria Rosaria Giuliano, Antonio Mastrandrea, Gianmarco Scairati ed Eustachio Voza, firmatari nei giorni scorsi di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, Gaetano Paolino.
"A distanza di oltre due settimane dall’ultimo Consiglio comunale, siamo costretti a rilevare la conferma di quanto nell’aria ormai da mesi: il tentativo di costituzione di una maggioranza alternativa a quella scelta dagli elettori, nel nome di una asserita legalità e di una ormai disvelata pretesa superiorità morale. Siamo rimasti invano in attesa del confronto annunciato dal Sindaco nell’ultimo Consiglio. Purtroppo, circostanze e fatti confermano solo la grandissima confusione in atto e i danni che la comprovata incapacità di dialogo e collaborazione stanno provocando.
Nonostante le nostre precedenti sollecitazioni verbali e scritte e l’impegno pubblicamente preso, si continua ad evitare il confronto, mentre scelte fondamentali per l’Ente, come quelle sul riordino degli uffici e sulla gestione dei servizi, dimostrano scelte ondivaghe e incomprensibili. Ci rifiutiamo di credere che Capaccio Paestum meriti tutto questo!
Purtroppo, dobbiamo sottolineare come si stia creando un grande equivoco a danno della cittadinanza di Capaccio Paestum. A giugno, la maggioranza dei cittadini ha votato un Sindaco e la sua Coalizione, mentre scelte unilaterali e insensate del primo cittadino hanno aperto la strada ad un problema di democrazia, oltre che di dignità e coerenza. A questo punto, siamo certi sia necessario un passo indietro da parte di tutti!
Certo non può parlarsi di responsabilità e trasparenza: qui siamo di fronte ad opportunismo e trasformismo politico per mere ambizioni personali, mettendo da parte i propri ideali e finanche, che è ancor peggio, gli interessi reali della collettività: più che un cambio di visione, un cambio di bandiera senza rimpianti!".