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IL BILANCIO
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Feldi Eboli, un 2025 di stabilità e successi: le basi del domani per un nuovo anno vincente
Comunicato Stampa
31 dicembre 2025 13:23
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EBOLI. Il 2025 della Feldi Eboli non è stato un anno da raccontare solo attraverso i numeri o l’albo d’oro. È stato un anno da misurare nel tempo, nelle settimane e nelle giornate. Un anno fatto di lavoro continuo, spesso silenzioso, sia sotto che lontano dai riflettori. La Coppa Italia vinta resta il punto più alto, il momento che rimarrà impresso nella memoria collettiva. Un traguardo importante, cercato con convinzione e costruito con pazienza. Non un lampo improvviso, ma il risultato di un percorso fatto di scelte precise, di equilibrio, di fiducia reciproca. Una vittoria che ha dato senso a tutto quello che era stato fatto prima, che ha completato il mosaico dei maggiori trofei italiani delle volpi. Ma il 2025 non può essere ridotto a una sola coppa. Sarebbe troppo semplice e, in fondo, poco onesto. Questo è stato l’anno in cui la Feldi ha continuato a rafforzare la propria identità, confermandosi come una presenza solida e riconoscibile nella Serie A. Un gruppo che ha imparato a gestire la pressione, ad affrontare momenti complessi, a non scomporsi quando le cose non andavano come previsto. È stato un anno di crescita anche nelle difficoltà. Di partite vinte soffrendo, di sconfitte accettate senza alibi, di settimane in cui si è lavorato più di quanto si è parlato. Perché è lì, nei dettagli e nella routine, che una squadra capisce davvero chi è.

Dietro tutto questo c’è un mondo che raramente finisce sotto i riflettori. C’è uno staff che ha lavorato ogni giorno per permettere alla squadra di esprimersi al meglio: chi ha curato la preparazione, chi ha seguito i recuperi, chi ha gestito la programmazione, chi ha fatto in modo che nulla fosse lasciato al caso. Un lavoro fatto di competenze, di presenza costante e di senso di responsabilità. Senza clamore, ma con grande continuità. Il 2025 ha insegnato che la vera forza della Feldi Eboli è proprio questa: la stabilità. La capacità di rimanere sé stessi, di non farsi trascinare dagli entusiasmi né abbattere dalle difficoltà. Un equilibrio che non si improvvisa e che va difeso e coltivato ogni giorno.

“Le coppe non arrivano mai per caso, ma quando ogni membro della società fa la propria parte rimanendo uniti anche nei momenti più difficili. La Coppa Italia è stata il premio per un lavoro iniziato molto tempo prima, il nostro orgoglio più grande è sapere che c’è una struttura che funziona, fatta di professionisti e di persone che credono davvero in questo progetto. È questo che ci permette di essere competitivi anno dopo anno. Guardiamo al futuro con ambizione, ma anche con grande rispetto perché ogni risultato va meritato di nuovo, ogni giorno. Tra qualche giorno avremo l’occasione di vivere a casa nostra un evento come la Supercoppa italiana e vogliamo cogliere questa opportunità per scrivere un’altra pagina della nostra storia, magari alzando il primo trofeo davanti ai nostri tifosi”, spiega il presidente Gaetano Di Domenico.

E così il 2026 non arriva come una promessa urlata, ma come una nuova tappa di un percorso già tracciato. Non c’è bisogno di proclami, perché ogni stagione ricomincia da zero, ma non parte mai dal nulla. C’è la consapevolezza di quello che è stato costruito e la voglia di continuare a farlo crescere. La Feldi entra nel nuovo anno con un’idea chiara: restare competitiva, restare credibile, restare fedele a sé stessa. Competere per emozionare, non come slogan, ma come modo di stare in campo e fuori. Il 2026 può iniziare da qui, tra gli abbracci e il sostegno della nostra gente, quella a cui vogliamo regalare due notti da sogno (il 4 e il 5 gennaio) per ammirare tutti insieme e nel migliore dei modi, l’alba di un nuovo cammino.



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