Finisce l'incubo per Andrea Odierna, imprenditore 77enne di Capaccio, titolare dell'omonima azienda, che ha dovuto attendere 7 anni per essere assolto dall'accusa di lesioni colpose. Nel 2003, infatti, l'uomo è stato accusato di aver avvelenato un dipendente marocchino della sua azienda, Hamed Kahlat, per un uso eccessivo di pesticidi e di anticrittogamici, senza assumere le necessarie misure di sicurezza. L'operaio finì in coma, riprendendosi dopo circa un mese. In realtà, l'uomo aveva ingoiato in ingente quantitativo di farmaci, facendo credere di esser stato avvelenato dai pesticidi utilizzati da Odierna. Dunque era andato in coma per overdose da farmaci antidepressivi mentre Odierna finiva sotto inchiesta. Per l'assoluzione piena ha dovuto attendere ben 7 ann, quando lunedì scorso il giudice Caiazzo del tribunale di Eboli ha emesso la sentenza. Il difensore dell'imprenditore capaccese, Paolo Corsaro, aveva scoperto il bluff di Hamed, analizzando la cartella clinica ospedaliera e i risultati del laboratorio di analisi, dai quali è emerso che dei pesticidi non c'era traccia. Ora il marocchino rischia l'incriminazione per calunnia.