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Eccellenza, caso Teta: parola alla procura federale
Marco Rizzo
11 maggio 2013 13:21
Eye
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Il girone B di Eccellenza vive oggi il suo ultimo passaggio sul campo, con lo spareggio play-out tra Eclanese ed Atripalda. A Mirabella Eclano, nel derby tutto irpino, basta un pareggio ai padroni di casa per ottenere la permanenza, mentre i bianco verdi possono soltanto vincere per compiere l’impresa di salvarsi. A tenere banco, però, è ancora il caso legato alla sentenza del Comitato Regionale Campano che ha riscritto la storia del raggruppamento per quel che concerne il discorso promozione. Il Vico Equense del presidente Vincenzo D’Auria festeggia, al “Massaquano”, la salita di categoria, ritrovando la serie D e procedendo al secondo acuto di fila, con i costieri di Andrea Ciaramella che ritornano nella massima serie dilettantistica e solo tre anni fa disputarono una storica Seconda Divisione. Beffato il Torrecuso di Pasquale Santosuosso, che in attesa di conoscere gli avversari da sfidare nei play-off, continua a ribadire che la partecipazione alle sfide del gruppo caro al presidente Andrea Rillo è a serio rischio, perché l’intenzione sarebbe quella di mettere in scena nella realtà beneventana una protesta per la sentenza giunta giovedì e che annulla il successo sul campo del 27 aprile scorso. Intanto, la Calpazio, che nonostante i tre punti a tavolino nuovamente persi sul fronte della classifica non paga dazio, avendo già raggiunto l’obiettivo della permanenza, non sembra voler proseguire nell’iter della giustizia sportiva. La strada dovrebbe essere quella di un nuovo ricorso da presentare all’Alta Corte di Giustizia Sportiva del Coni, ma la società capaccese non ha preso finora in considerazione l’ipotesi. Per i granata, però, si apre a questo punto un pericolo, quello di un possibile deferimento da parte della Procura Federale, che ricevendo gli atti dalla Commissione Disciplinare aprirà un inchiesta su tutto il caso Teta, il calciatore del Vico Equense ex Libertas Stabia finito al centro di tutto l’intrigo. La Calpazio rischia, da regolamento, una penalizzazione (da scontarsi comunque nella prossima stagione) o un’ammenda, in base a come poi intenderà esprimersi la Procura Federale, chiamata a fare luce, su richiesta della Commissione Disciplinare, su come la società capaccese sia venuta a conoscenza della data di svincolo del calciatore in parola, e le eventuali violazioni alle norme federali anche da parte di terzi affiliati o tesserati.



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