Dopo 364 giorni il Napoli torna ad essere corsaro e vince in trasferta li dove neanche il Liverpool di Benitez c’era riuscito. A Firenze la squadra di Mazzarri s’impone per una rete a zero, con un gol di Christian Maggio al 87’ su assist di German Denis. Il Napoli visto ieri in campo è quello che tutti i tifosi partenopei vorrebbero vedere in ogni partita: grinta, determinazione, sfrontatezza e perseveranza per tutti i 90’ del match hanno reso possibile espugnare un campo ostico come quello di Firenze, conquistando tre punti importanti che danno la giusta carica a questo “nuovo” Napoli per affrontare subito il Milan di Leonardo mercoledì sera al S.Paolo. Prima di elogiare i giocatori è bene precisare che l’artefice di questa situazione è un uomo solo: Walter Mazzarri. Il tecnico degli azzurri, sei punti in due gare, ha saputo dare la giusta grinta a questa squadra, ed attribuire i veri ruoli dei singoli per far crescere il gruppo ed il gioco. Ieri , infatti, Christian Maggio non è quasi mai indietreggiato per contenere Vargas, ma restando alto ha permesso al peruviano (tra l’altro molto agitato) di attaccare solo in un paio d’occasioni. La nuova disposizione tattica di centrocampo poi è piaciuta tantissimo: i due mediani Gargano e Pazienza non hanno dato tregua a Zanetti e Montolivo, improvvisandosi anche ad aprire il gioco sulle fasce e in avanti, permettendo al giovane Hamsik di spaziare anche in attacco. La difesa poi è stata magnifica: nessuno di noi si sarebbe aspettato Gianluca Grava in versione mastino,(prima su Mutu e poi su Jovetic), e Rinaudo versione "asso pigliatutto", tanto da non averci fatto rimpiangere il compagno di reparto Cannavaro. Tutto sommato il gruppo ha fatto bene il suo lavoro, credendoci fino all’ultimo minuto, anche se già nel primo tempo s’era sentito profumo di vittoria: Frey è stato il migliore in campo dei viola, sventando molti azioni degli attaccanti azzurri, come quella di Lavezzi che, servito magnificamente da Hamsik, spreca un’occasione d’oro facendosi respingere un tiro che poteva essere benissimo indirizzato meglio. Anche Quagliarella s’è divorato un gol nel secondo quando, servito direttamente da DeSanctis, fa rimbalzare il pallone che scavalca Natali non riuscendo però a stopparlo in tempo, dando a Frey quell’attimo giusto per allontanare il pericolo. . In fondo l’attaccante di Castellammare è forse l’unico tasto dolente di questo match: c’aspettavamo molta più concretezza da parte di Quagliarella, invece s’è fatto neutralizzare prima dalla difesa di Prandelli, poi addirittura su calcio di rigore concesso per fallo su Hamsik, dove prepotentemente, sullo 0-0, s’incarica di eseguire il tiro dagli 11 metri, facendoselo parare. Nel finale poi viene sostituito da Denis che in cinque minuti lotta su ogni pallone trovando l’assist giusto per Maggio che con un tocco beffardo gonfia la rete viola, regalando ancora una vittoria al Napoli dell’entusiasta DeLaurentiis. L’ultima nota positiva della giornata sta anche nel fatto che in nove gare il Napoli ha sempre subito gol, ma ieri con Grava, Rinaudo e Contini, la porta di DeSanctis è rimasta inviolata. Sull’arbitro Morganti poi non ci sono parole: per carità, buono l’arbitraggio sul rettangolo di gioco, tranne per quell’ultimo colpo di mano non visto nel finale in area di rigore del solito Gobbi, ma se Mazzarri viene espulso per dire al quarto arbitro che Vargas aveva appena sfiorato la tragedia spingendo Maggio in rincorsa che scansava di poco la panchina finendo contro i pannelli, Prandelli che aveva inveito per tutta la partita andava addirittura lapidato…… I due pesi e le due misure ,proprio non ci sono piaciuti!