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settima giornata
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Serie D, Agropoli-Akragas 1-2: esplode la contestazione al "Guariglia"
Marco Rizzo
13 ottobre 2013 18:31
Eye
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AGROPOLI. Cade anche contro l’Akragas, l’Agropoli di Egidio Pirozzi. Scoppia la contestazione al “Guariglia” tra cori contro i calciatori, proteste dinanzi agli spogliatoi, ed anche un tentativo di invasione di campo sul gol, che al 77’, realizzato da Diego Costa fissa il risultato finale sul 2-1 per gli agrigentini e manda ufficialmente in frantumi il progetto dei delfini di lottare per qualcosa d’importante. Se gli uomini di Pino Rigoli sono da stasera secondi in classifica da soli, a sei punti dal Savoia capolista, i biancazzurri cilentani aprono da oggi un nuovo campionato, dopo la discesa nell’anonimato per tre ko di fila che decretano già a metà ottobre la parola fine sull’obiettivo promozione in Lega Pro. Pirozzi, per quella che potrebbe essere stata l’ultima apparizione sulla panchina dell’Agropoli (sono attese note ufficiali dalla società) propone il consueto 4-3-3 che va in tilt, come con Savoia e Pomigliano dopo soli sei minuti, quando Saraniti supera Capotosto. La reazione dei delfini non è immediata ed arrivano i primi mugugni dalla tribuna, ma dietro l’angolo c’è il pareggio, confezionato da Chiavazzo che al 24’ trafigge in diagonale Valenti. 1-1 e partita riaperta. Il portiere dell’Akragas è decisivo su Tarallo prima del rientro negli spogliatoi con il secondo tempo che consegna il predominio dei siciliani che provano ma non riescono a trovare il raddoppio, nonostante anche la traversa centrata da Pellegrino, con l’episodio che giunge dopo il rosso (per doppia ammonizione) comminato a Toscano, che lascia l’Agropoli in dieci. Due minuti dopo l’Akragas finalizza la sua superiorità e manda i titoli di coda di un match che finisce addirittura con l’Agropoli in otto, dopo la doppia espulsione del cilentano D’Attilio e dell’agrigentino Astarita e il nuovo rosso a Chiavazzo.



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