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Battipagliese, rinascita bianconera: attacco stellare e difesa più attenta
Marco Rizzo
15 ottobre 2013 13:45
Eye
  1981

BATTIPAGLIA. Finalmente la Battipagliese ha svelato tutte le sue potenzialità. C’ha messo del tempo a carburare, ma in casa bianconera l’idea è che non sia troppo tardi per sognare. Basterà vivere alla giornata, affrontare una gara dopo l’altra come fosse una finale. Intanto, il secondo successo consecutivo che porta le zebrette di Luigi Squillante a metà classifica, riconsegna una protagonista annunciata al campionato. Nel 4-1, nel poker rifilato al Due Torri la chiave di lettura è una: per la prima volta la difesa si è mostrata solida, anche senza un elemento importante come Esposito. Ed allora davanti a tutta questa compattezza è stato facile sfruttare fino in fondo l’enorme bagaglio a disposizione dalla cintola in su. In gol, oltre ad Alleruzzo, tre delle quattro bocche di fuoco: prima Olcese e Manzo (che viaggiano a braccetto anche nella classifica cannonieri) e poi D’Avanzo, che continua a racimolare pochi minuti, ma quelli incamerati gli bastano per timbrare il cartellino. Se la graduatoria parla di una Battipagliese al decimo posto, la risposta è nelle tabelle dei gol segnati e subiti. Nella prima casella i bianconeri sono secondi soltanto alla corazzata Savoia. 22 centri per i torresi, 16 per le zebrette. Ciò che va migliorata, e sarà l’effettiva chiave di volta della stagione della Battipagliese, è la perforabilità della retroguardia. 14 gol subiti da Bianco per la palma di peggior difesa assieme al Rende.



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