AGROPOLI. Test in famiglia per l’Agropoli. Egidio Pirozzi valuterà la condizione del suo gruppo a tre giorni dal ritorno al “Guariglia” dopo le due trasferte consecutive, fruttate due punti e rinnovati segni di crescita. Domenica pomeriggio arriva l’Hinterreggio e i delfini vorrebbero vivere un epilogo assolutamente diverso dall’ultima apparizione casalinga stagionale, quando il 13 ottobre scorso, il terzo ko consecutivo contro l’Akragas scatenò l’invasione di campo, le otto denunce a carico di tifosi, e la contestazione pacifica ma forte nei contenuti al termine dell’incontro. Quella sconfitta ufficializzò la crisi, con l’Agropoli che però ha dimostrato sul campo di poter venire fuori dalla condizione che vede peraltro i biancazzurri confinati in zona play-out. Per decretare in toto la rinascita dei delfini è necessario battere i reggini di Francesco Ferraro (nella foto), che giungeranno nel Cilento in una condizione quasi simile ai delfini di qualche settimana fa. L’Hinterreggio, dopo un brillante inizio di torneo, con tre vittorie consecutive e dodici punti conquistati in cinque giornate, viene da due stop di fila, contro le due battistrada, maturate entrambe di misura. Prima lo 0-1 di Torre Annunziata con il Savoia, poi il medesimo risultato nel test interno di Melito di Porto Salvo contro l’Akragas. Due passaggi a vuoto che hanno relegato a metà classifica l’Hinterreggio che non vince dal 29 settembre. Una situazione uguale, in pratica all’Agropoli, all’asciutto dal 22 settembre. E’ comunque un avversario da prendere con le molle l’Hinterreggio, l’anno scorso per la prima volta in Lega Pro dopo aver vinto nel 2012 la serie D, e poi retrocesso dopo i play-out. La ripartenza con la scelta, in estate, di Alessandro Erra. L’attuale tecnico della Gelbison durò tre giorni, il tempo di essere prima presentato a stampa e tifosi e poi di rescindere il contratto. Allora la società virò su Francesco Ferraro con l’allestimento di una rosa che è composta da validi calciatori d’esperienza, con la difesa orchestrata da Ginobili e Scoppetta, con il pacchetto arretrato che è il secondo migliore nel girone, assieme alla Cavese e dietro solo al Savoia. A centrocampo spiccano Aliperta, Benincasa e Trentinella, mentre in attacco, nel reparto dove alloggiava l’ex di turno, Palumbo (oggi all’Agropoli), trovano spazio l’ex Ribera Cortese (in gol quattro volte) e l’ex Acireale Puntoriere. Mancherà per squalifica Gigliotti.