BATTIPAGLIA. Sarà, purtroppo, un derby tra deluse. Battipagliese ed Agropoli avevano sognato l’incrocio di domenica al “Pastena” come un momento da dedicare al confronto tra due protagoniste dei piani alti della classifica. Invece, non sarà così, anzi. Entrambe a soli 16 punti, uno in più rispetto alla zona play-out, con una distanza di quattro lunghezze dai play-off ma soprattutto, facendo un rapido calcolo, doppiate dal Savoia, che in toto di punti ne ha fatti 33. Così lo scenario di una settimana che culminerà nel derby diventa effetto di un bilancio povero, con l’autunno che ha consegnato una crisi dopo i raggi del sole estivo che avevano portato entrambe le società ad allestire rose di primo piano e livello, con l’inserimento nel gotha del girone I. Giusto per fare due nomi degli investimenti in sede di mercato: da una parte Manzo, Olcese, Platone, D’Avanzo e Boldrini, dall’altra Panini, Scognamiglio, Guarro, Maisto, Palumbo e Tarallo. Anche un altro cammino, similare, non soltanto per i punti conquistati, unisce Battipagliese ed Agropoli. Dirigenze attive, vogliose di regalare successi alle piazze, e che si sentono insoddisfatte dalle prestazioni sul campo dei calciatori ma anche identiche nell’azzerare dopo pochissime giornate le scelte tecniche. A Battipaglia, via Andrea Ciaramella dopo un punto ottenuto in due partite. Dentro Luigi Squillante, con una partenza soft e a rilento prima del rush di sei risultati utili consecutivi. Poi la sconfitta con il Savoia che ha prodotto rabbia e rammarico e uno strascico intravisto anche a Pomigliano, dove le zebrette hanno deluso. Ad Agropoli, Mario Pietropinto, l’allenatore scelto a giugno, è durato tre giornate. Esonerato senza perdere neanche una gara, sostituito da Egidio Pirozzi. L’ex Sarnese, pur provandoci, non è riuscito a dare la scossa necessaria. Troppi alti e bassi, undici punti conquistati su ventisette a disposizione. Adesso, Battipagliese-Agropoli, da possibile derby d’alta quota diventa la ciambella di salvataggio di una stagione.