Ancora una volta, come succede spesso negli ultimi mesi, Roccadaspide si distingue come la più classica delle oasi nel mare: accade anche per quanto riguarda l’occupazione; una tematica cara a tutti, ma sempre più una chimera che affoga nel deserto della crisi. A Roccadaspide, contrariamente a quanto si verifica altrove, sono ben sedici le famiglie di lavoratori socialmente utili che potranno per il futuro tirare un sospiro di sollievo in quanto sono stati stabilizzati. Non si tratta di una stabilizzazione “precaria”, come precario è oggi buona parte del lavoro di ciascuno, ma di una sistemazione definitiva. E domenica la bella notizia sarà ufficializzata nel corso di una cerimonia in programma presso l’aula consiliare alle 10. Per l’occasione saranno firmati i contratti di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Soddisfatto il sindaco Girolamo Auricchio: “Sono molto contento di poter comunicare a 16 LSU la loro assunzione: laddove, in un momento di grave crisi economica, le problematiche legate alla carenza di lavoro sono estremamente avvertite, noi abbiamo avuto la possibilità di assumere 16 lavoratori, che poi rappresentano 16 famiglie per le quali il lavoro non sarà più un problema”. La buona notizie è la conseguenza di una convenzione stipulata nel 2009 dal comune di Roccadaspide con l’Assessorato Regionale al Lavoro della Campania, per mezzo della quale si stabiliva che il Comune si impegnava a stabilizzare i sedici LSU, ricorrendo agli strumenti previsti dalla legge; la Regione Campania, dal canto suo, si è impegnata “a sostenere le azioni di stabilizzazione e svuotamento del bacino LSU attraverso l’erogazione al comune di integrazioni salariali nella misura massima annuale di 20mila euro per ciascun lavoratore stabilizzato per un triennio”. Si tratta anche della conferma della qualità delle scelte dell’amministrazione comunale, dal momento che tale traguardo testimonia anche la capacità di districarsi tra i vari problemi della vita amministrativa di un comune, e questo nonostante le restrizioni imposte dalla necessità di rispettare il Patto di stabilità, “impresa” nella quale Roccasdaspide è riuscita e riesce egregiamente.