Attualità
Dieta, sindaci in guerra: Troiano dice basta
Redazione
27 agosto 2010 10:26
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Il presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Amilcare Troiano, tenta di placare gli animi tra il sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino, ed il primo cittadino di Pollica, Angelo Vassallo, circa le rivendicazioni o primogeniture delle rispettive cittadine per il riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea. “Non esistono luoghi specifici – ribadisce Troiano – parliamo di un bene immateriale, ovvero di uno stile di vita basato su un particolare tipo di nutrizione riconosciuto scientificamente come ottimale, che si riscontra in tutto il bacino del Mare Nostrum. Tant’è che la candidatura all’Unesco è stata proposta congiuntamente da Italia, Spagna, Grecia e Marocco, pur attribuendo al Cilento una sorta di leadership in quanto lo scienziato americano Ancel Keys ha compiuto i propri studi in questa terra di lunga vita. Un patto, dunque, che vede quattro Paesi del Mediterraneo impegnati nel proporre congiuntamente azioni a sostegno della candidatura, senza alcuna rivalità”. Lavorare tutti insieme per la ratifica da parte del Comitato esecutivo della Convenzione Immateriale dell’Umanità, che si riunirà dal 14 al 19 novembre prossimi a Nairobi, in Kenya, è dunque l’appello di Troiano.

Nella contesa, Pasquale Marino ha ribadito la candidatura di Paestum quale località ideale della dieta mediterranea: “È questione di logica, abbiamo già il timbro dell’Unesco per la nostra storia ultramillenaria. L’inserimento del Cilento nel patrimonio dell’umanità è partito dalla città dei Templi e si è esteso successivamente all’intero territorio. Ci vuole concretezza, dobbiamo per forza avere un unico luogo dove far partire iniziative per la divulgazione e la promozione della dieta mediterranea. Non si può paragonare Pollica a Paestum, da noi vengono esponenti della cultura e turisti da tutto il mondo. Noi ci stiamo già attivando: abbiamo fatto nostre le proposte dell'Istituzione Poseidonia, che da qualche tempo affianca le progettualità culturali del Comune. Il primo passo sarà un convegno internazionale che vedrà, tra gli altri, la presenza del presidente della Commissione all’Agricoltura del Parlamento europeo, l'on. Paolo De Castro. In quella occasione, ci sarà la tappa di una rassegna itinerante dei prodotti tipici di Paestum e del Cilento. Stiamo pensando, inoltre, ad un vero palazzo delle esposizioni della dieta. Una sorta di auditorium a Capaccio Scalo. Abbiamo suolo e finanziamenti, fra un anno sarà pronto”.

Il primo cittadino di Pollica, Angelo Vassallo, non ha fatto certo attendere la sua risposta alle dichiarazioni del collega Marino: “Non ci si può svegliare una mattina e decidere di essere il capofila di un progetto non proprio. È la storia che decide e testimonia la presenza di Ancel Keys a Pioppi per quasi quarant’anni con le sue ricerche sul territorio e il suo essere vicino a noi fino a quando è stato in vita. Poi i suoi eredi, Carmine Battipede in primis e le battaglie portate avanti dalla sua associazione. Infine, il collegamento mai interrotto con l’assistente, poi collega nella ricerca di Keys, ovvero l’epidemologo Jeremy Stamler, che ha fatto dello stile della tavola prevenzione contro le malattie cardio-cerebrovascolari. Sono stato sempre in prima linea nei convegni di studio internazionali e poi con la realizzazione del museo della Dieta mediterranea a palazzo Vinciprova a Pioppi, visitato da tantissime persone. Qui, non dimentichiamolo, c’è la biblioteca che Keys ha donato al Comune. La capitale è comunque l’intero Cilento, noi un semplice punto di riferimento, non dimenticando che Pollica è tra le venti città slow del mondo. Paestum non c’entra proprio, imparassero piuttosto a cucinare bene e a rinunciare all’agricoltura intensiva, persino gli uccelli scappano dai loro campi”.

La proposta “Dieta mediterranea, patrimonio dell’umanità” è partita nel 2006, poi nel 2009 la riproposizione con l’accompagnamento del ministro italiano delle Politiche Agricole ed il passaggio fondamentale dell’intero territorio del Cilento, inteso come luogo rappresentativo del Belpaese, mentre gli altri stati partner avevano citato le città di Koron (Grecia), Soria (Spagna) e Chefchaouen (Marocco). Il primo risultato importante si è avuto il 13 marzo scorso con la firma della “Dichiarazione di Chefchaouen” da parte dei rappresentanti delle Nazioni interessate, poi il via libera, lo scorso 22 agosto, del Comitato tecnico Unesco propedeutico al riconoscimento ufficiale.



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