VALLO DELLA LUCANIA. La dura legge del “Morra” si conferma. Dopo il Matera, che a Vallo della Lucania aveva perso due punti, l’altra primatista Taranto ci rimette l’intera posta in palio e soprattutto la vetta del girone. Straordinaria Gelbison nel confronto giocato davanti ad 800 spettatori, con quasi la metà provenienti dalla Puglia. Un match bellissimo, tirato, pieno di colpi di scena e vinto con merito dai rossoblu di Alessandro Erra che conferma le indicazioni della vigilia, lasciando in panca Carotenuto, preferendogli in porta l’under Cimmino. In difesa ci sono Di Filippo e Consiglio esterni con Ruggieri e Giordano centrali. A centrocampo giostrano tre elementi d’esperienza come Camorani, Tricarico e Santonicola. In avanti ci sono Passaro (preferito in extremis a Grimaudo, che sarà poi decisivo) e Tedesco a supporto di Trimarco. Aldo Papagni s’affida a Molinari e Balistreri in avanti lasciando inizialmente in panca Clemente. La partita è da subito piacevole, con buone opportunità da una parte e dall’altra. Manca la stoccata finale, quella che giunge al 21’ quando il difensore di Capaccio Sergio Ruggieri trova direttamente su punizione il modo di battere Masserano. Esplode il “Morra” e la Gelbison è avanti. Il Taranto abbozza l’immediata reazione ma i vallesi controllano bene, riuscendo anche a proporsi ancora dalle parti della difesa avversaria. Il nuovo episodio che cambia il risultato arriva sul finire del primo tempo. Al 44’ l’attaccante argentino Molinari prima sfiora il palo su punizione, poi nel giro di pochi di secondi fa secco di testa Cimmino. 1-1, con il gol numero 18 in campionato per il bomber dei pugliesi e tutti negli spogliatoi con l’entusiasmo che stavolta accompagna la tifoseria tarantina. Ad inizio ripresa nessun cambio operato dai tecnici e squadre che stentano ad offendersi. Il momento d’attesa è però rotto al 58’ quando la gara prende la piega della Gelbison. Caiazzo atterra in area di rigore Tedesco, fallo da ultimo uomo ed espulsione per il difensore del Taranto. Pugliesi in dieci e soprattutto sotto nuovamente di un gol perché Gianmarco Tedesco non lascia scampo a Masserano dal dischetto e sigla il suo tredicesimo gol stagionale. E’ la situazione migliore per i ragazzi di Alessandro Erra, con il Taranto che ci mette un po’ per prendere le misure. Papagni inserisce Clemente al posto di Mignogna e l’esperto attaccante di mette poco per procurarsi un penalty. Giordano interviene fallosamente e viene ammonito. Qui però l’ex primatista si mangia l’opportunità per il pareggio. Molinari fallisce spedendo a lato e lanciando così la Gelbison verso il quarto d’ora finale che porterà al 3-1. Il Taranto è ormai sulle gambe, e il neo entrato Grimaudo, dopo soli sette minuti dal suo ingresso manda in estasi il “Morra” con un gol da cineteca che sorprende Masserano e chiude i giochi. Nei sei minuti di recupero concessi dall’arbitro il Taranto non trova la scintilla per riaprire in extremis il confronto, la Gelbison coglie una vittoria storica ma soprattutto importante perché la salvezza è adesso sempre più vicina. Di seguito il tabellino:
GELBISON: Cimmino, Di Filippo, Consiglio, Tricarico, Ruggieri, Giordano, Santonicola (63’ Aufiero), Camorani (83’ Magliocca), Trimarco (78’ Grimaudo), Tedesco, Passaro A disp. Carotenuto, Magliocca, Criscuolo, Aufiero, Grimaudo, Iannelli, Iorio, Abagnale, Fiumarella Allenatore: Alessandro Erra
TARANTO: Masserano, Viscuso, Prosperi, Riccio, Caiazzo, Muwana, Ciarcià, Caruso (54’ Migoni), Molinari, Mignogna (73’ Clemente), Balistreri A disp. Marani, Clemente, Vivacqua, Menicozzo, Carloto, Picascia, Franco, D’Angelo, Migoni Allenatore: Aldo Papagni
ARBITRO: Viotti di Tivoli
RETI: 21’ Ruggieri, 45’ Molinari (T), 59’ Tedesco (rig), 85’ Grimaudo
ESPULSO: 58’ Caiazzo
AMMONITI: Di Filippo, Santonicola, Tedesco, Passaro, Giordano, Riccio, Ciarcià
NOTE: 78’ Molinari sbaglia un calcio di rigore. Spettatori 800 circa, 400 provenienti da Taranto. Angoli: 3-2 per la Gelbison. Recuperi: 2’ pt 6’ st