Attualità
Consorzio Farmaceutico, scontro Pdl-Marino
Comunicato Stampa
07 ottobre 2010 08:45
Eye
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Franco_Sica   Pasquale_Marino_con_fascia

 

Il Comune di Capaccio Paestum ha chiesto ufficialmente di uscire dal Consorzio Farmaceutico Intercomunale nel corso dell’ultimo Consiglio d’Amministrazione dell’ente, di cui Capaccio Paestum è socio: sono state mosse accuse contro “l’attuale gestione clientelare” dal sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino (nella foto a destra). Alla base della decisione del primo cittadino capaccese “il monopolio da parte dei Comuni di Scafati, Baronissi e Cava”. “Nell’ultimo Consiglio d'Amministrazione – aveva denunciato Marino – i rappresentanti del centrodestra ci hanno detto a chiare lettere che erano loro i vincitori politici e, pertanto, a loro spetta la gestione del Consorzio. È stata un’offesa per un sindaco che è stato uno dei fondatori. Nel nuovo Cda, Scafati, Baronissi e Cava hanno la maggioranza con il 60%”. Alle accuse di Marino è seguita la replica del circolo del Pdl locale, condivisa anche dal gruppo consiliare: “Il Pdl di Capaccio Paestum – afferma il presidente del circolo Pdl, Franco Sica (nella foto a sinistra)respinge con fermezza e rinvia al mittente tutte le accuse del sindaco Marino contro il Pdl in ordine alla composizione del Cda del Consorzio Farmaceutico Intercomunale, dal quale ha minacciato di uscire essendo stato messo all’angolo. I vari Consigli di amministrazione che si sono succeduti e che hanno portato il Consorzio in un profondo disastro finanziario, sono stati espressione, in larga parte, delle amministrazioni di centrosinistra che hanno governato i comuni soci”.

Sulla gestione clientelare denunciata da Marino, Sica ribatte: “Il nostro primo cittadino, vicepresidente dell’assemblea dei sindaci del Consorzio, che si è anche occupato in prima persona di qualche assunzione, è corresponsabile della mala gestione consortile, caratterizzata dall’inefficienza e guidata solo da spirito clientelare e di chiara matrice di sinistra. Il Consorzio, per la passata gestione, ha una situazione debitoria rilevante, con crediti non riscossi e un’organizzazione carente”. Inoltre, Sica ha precisato, in difesa dell’attuale gestione, che “i presidenti Caldoro e Cirielli sono impegnati in una profonda ristrutturazione dei due enti e nell’applicazione di una politica economico-finanziaria improntata al rigore ed all’etica pubblica, dovendo riparare ad anni di catastrofica gestione del centrosinistra, occupato solo a sperperare le nostre risorse per fornire poltrone, consulenze, appalti ad amici sodali di partito, nuore ed altri. Non si tratta di mettere nell’angolo il Comune di Capaccio Paestum e quello che rappresenta, ma di mandare via, in modo responsabile, chi è stato in questi anni il mandante e l’autore di un simile disastro finanziario con circa 9 milioni di euro di perdite”.



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