AGROPOLI. L’appuntamento di domani contro la Nuova Gioiese al “Guariglia” serve a poco nella sostanza, per l’Agropoli, se non a chiudere bene un girone da ritorno da leoni condotto dai delfini, che esattamente un girone fa, sbancando Gioia Tauro dettero l’effettiva impressione di aver cambiato totalmente marcia. Da lì iniziò il percorso che li ha poi portati al terzo posto solitario, raggiungendo il gradino più basso del podio. Il +5 sulla Battipagliese, attesa nella semifinale dell’11 maggio nel Cilento, prese forma, in pratica, dalla punizione di D’Avanzo che fece terminare l’imbattibilità casalinga dei calabresi di Mario Dal Torrione, in quella fase più avanti dei biancazzurri in classifica. Da lì partì la rincorsa, con conti da primatista. Solo la corazzata Savoia ha tenuto un passo più spedito dell’Agropoli che in sedici giornate ha perso solo due volte, con l’imbattibilità che perdura dal 23 febbraio, dal ko in casa dell’Akragas, con Agrigento prossima tappa mentale dei cilentani per la finale play-off di mercoledì 14 maggio. Poi sette vittorie (una a tavolino) e due pareggi, con una corsa incessante che Egidio Pirozzi non vuole stoppare neanche domani pomeriggio per chiudere a quota 65 punti il cammino nel torneo regolare e per poi iniziare a pensare alla sfida che vale l’intera stagione.