CAPACCIO. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa emesso dalla società G.S. Herajon 1956 che è pronta anche a farsi da parte, a ritirarsi dal campionato di Prima Categoria, che è pronto a giocare i play-off, in segno di protesta per le vicende verificatesi nelle ultime giornate:
“Conclusosi il campionato di Prima categoria, la società G.S. Herajon 1956 comunica il proprio rammarico e la propria delusione per la negligenza adottata dalla Lega in occasione di una partita ad altissimo rischio come quella tra Real Aversana ed Herajon (vedi serie di minacce documentate e denunciate, a vari calciatori e dirigenti nei giorni prima della partita). La società sportiva Herajon infatti, pone in evidenza le intimidazioni ricevute da alcuni calciatori della squadra avversaria, prima sul pullman, nei pressi dell’ingresso allo stadio, poi nei propri spogliatoi. Tutto questo, nonostante una cospicua presenza di forze dell’ordine e cinque commissari di Lega. Intimidazioni e minacce sviluppatesi durante l’intero arco della partita, caratterizzata da una caccia all’uomo ai danni dei calciatori della società Herajon, con scarsi provvedimenti disciplinari adottati dal direttore di gara, il signor Monda di Napoli, inviato per la partita, dimostratosi non all’altezza del ruolo cui era proposto, colpevole con alcune decisioni arbitrali più che discutibili della sconfitta subita. Decisioni arbitrali che hanno condizionato notevolmente l’esito della partita, basti pensare che nella seconda frazione della partita, il direttore di gara veniva visibilmente strattonato e ingiuriato da un tesserato della squadra avversaria, senza nessun provvedimento adottato, anzi di lì a pochi minuti, accadevano alcune decisioni arbitrali “strane”: La prima, un notevole fuorigioco non fischiato dall’arbitro su cui rimediava la nostra difesa, la seconda, un’azione viziata da una clamorosa gomitata ai danni di un nostro tesserato (non vista dall’arbitro), con l’azione che si concludeva con un rigore e espulsione per il nostro portiere (vista dall’arbitro), uscito sull’attaccante avversario in evidente fuorigioco di alcuni metri (non visto dall’arbitro). Per non parlare inoltre del lancio di bombe carta, 27 in tutto, alcuni esplosi nel rettangolo di gioco durante il riscaldamento, senza alcun provvedimento e salvaguardia adottata dai 5 commissari di gara preposti che intanto annotavano tutto. La società G.S. Herajon ribadisce il proprio profondo dispiacere, anche in virtù dell’esito del Comunicato Ufficiale numero 101 del 15/05/2014, dove oltre al danno, vi era anche la beffa di ammende irrisorie, basti pensare alle sole 40 euro di multa dopo uno scenario da Far West, rea anche la forza pubblica di avere permesso tutto questo. Ammende e squalifiche, basti pensare a quella di 5 giorni inflitta allo stesso presidente della società Herajon, Alfonso Di Lascio, che hanno dell’incredibile, con la Lega che, davanti ad un numeroso pubblico, basti pensare alle più di 300 persone (testimoni) che hanno assistito all’incontro, poteva dare un segnale forte e chiaro, adottando decisioni disciplinari più importanti, invece che lavarsi le mani e favorire atteggiamenti deprecabili. La stessa società sta pensando seriamente, vista la scarsa tutela calcistica e soprattutto constatata una Federazione incapace di disciplinare e risaltare i veri valori dello sport, di ritirarsi dalle attività sportive dopo una gloriosa storia che dura da più di cinquant’anni, lasciando con grande rammarico quella che sta diventando una situazione insostenibile, dove persone che compiono sacrifici, sia economici che pratici sono penalizzate a discapito del potente di turno, con una situazione che fa urlare alla “VERGOGNA”.”