Problemi lungo tutta la costa a sud di Salerno a causa del maltempo, che nella giornata di ieri ha imperversato senza sosta sulla zona. L'allerta è scattata soprattutto nei comuni costieri del Cilento, dove pioggia, vento e soprattutto violente mareggiate hanno creato numerosi disagi alle comunità locali.
Case al buio a Capo D'Area, nel comune di Pisciotta, a causa delle alte onde che hanno inghiottito alcuni pali della linea elettrica che sorgevano sulla litoranea che collega Palinuro e Caprioli. Tranciati di netto i pali, la zona e' rimasta senza corrente elettrica, costringendo il Sindaco della cittadina a firmare un atto di somma urgenza per il ripristino dell'energia elettrica. 
Disagi anche ad Ascea, dove il mare ha invaso il lungomare facendo franare un centinaio di metri di marciapiede. Per sicurezza e per problemi di ordine strutturale, l'area e' stata transennata.
Massima allerta anche nelle strutture portuali di Santa Maria di Castellabate, Marina di Camerota, Palinuro e nei più piccoli porticcioli della costa cilentana, nonostante la tregua domeicale concessa dalle condizioni metereologiche.
Numerosi danni anche ad Agropoli. I maggiori sono stati segnalati presso il porto, dove è stato necessario chiudere il molo a causa delle onde che hanno scavalcato le barriere frangiflutti riversandosi sulla strada portando con sé pietre ed altri detriti. Inoltre, alcune piccole imbarcazioni, ormeggiate presso i pontili, si sono capovolte e la sbarra che delimita la zona di competenza della Capitaneria di Porto è stata piegata dal forte vento.
Sempre ad Agropoli, in località San Marco, le cabine di alcuni lidi sono state travolte e distrutte dalle onde mentre, in località Lido Azzurro, la strada è stata invasa dalle pietre trasportate dalle onde. Nelle zone periferiche si segnalano alberi e cartelli stradali abbattuti dal vento.
"E' giunto il momento di passare ai fatti - ha commentato il presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Amilcare Troiano - per anni abbiamo discusso di difesa del suolo e di lotta all'erosione costiera. Anche il Parco ha contribuito concretamente alla discussione, con studi specifici. Ora e' il momento di passare alla fase dei cantieri'. Ribadisco quanto detto alcuni mesi fa: utilizziamo i fondi europei per la messa in sicurezza dei nostri territori. Salveremmo un patrimonio straordinario e contemporaneamente offriremmo una occasione di occupazione''.