CAPACCIO PAESTUM. Con apposito decreto dirigenziale n. 316 del 19 dicembre 2014, trasmesso alle parti in causa, la Regione Campania ha rigettato, in maniera definitiva, la richiesta da parte della ditta Biocogein Srl della concessione ad uso impianto di produzione di energia elettrica e termica, da fonte biomassa, del terreno demaniale ubicato in località Sorvella, costituito dall’area di sedime di una canaletta di bonifica dismessa. L’area in questione è individuata al catasto al foglio 5, particella 69. Il decreto, a firma del dirigente dell’U.O.D. Biagio Franza e del responsabile di P.O. Baldo Amato, rimarca che la Regione Campania provvede alla gestione dei beni del Demanio Idrico, ma che il rilascio di tali nulla osta è subordinato al parere delle amministrazioni competenti sull’area demaniale, ovvero il Comune di Capaccio Paestum ed il Consorzio di Bonifica Sinistra Sele, i quali hanno già espresso parere negativo. Tuttavia, in merito alle osservazioni presentate dalla Biocogein circa l’inconsistenza dei motivi ostativi addotti da Comune e Consorzio, basati sulla realizzazione di programmi di "bonifica e valorizzazione” dell’area in questione, la Regione si è dichiarata non competente alla verifica della sussistenza o meno di tali progetti. “Questo provvedimento premia e conferma chiaramente la posizione e la determinazione dimostrata dall’Amministrazione comunale sulla vicenda – commenta il sindaco Italo Voza – che con propri rappresentanti, tra cui anche il sottoscritto, più volte si è recata in Regione a ribadire il proprio ‘no’ alla centrale a biomasse in località Sorvella e la fondatezza delle proprie tesi al riguardo. Lodevole è stato anche l’impegno della locale Associazione “Sorvella-Sabatella”, che non ha mai mollato con grande senso di attaccamento al nostro comune, a differenza di altri che, invece, hanno solo speculato politicamente sul caso, con chiacchiere da bar che, alla fine, sono rimaste tali, mentre noi abbiamo reagito con i fatti. Ringrazio anche il Consorzio, nelle persone del presidente Fraiese e del consigliere Ciuccio, decisivi nella vicenda”. "Questa di oggi è una risposta attesa, che porta un risultato che possiamo ribadire a chiare lettere: a Capaccio non servono impianti di quel genere. Siamo riusciti a dimostrare che la corretta collaborazione istituzionale è proficua e porta risultati rilevanti per i cittadini e l’ambiente, ora dobbiamo continuare a garantire il territorio per le generazioni future e, nel contempo, lavorare per cercare e trovare le risposte che i temi della sostenibilità e dello sviluppo richiedono per il nostro terriotorio" dichiara l’assessore alle Politiche Ambientali, Eustachio Voza. Anche il presidente del Consorzio di Paestum Vincenzo Fraiese, infatti, aggiunge: "Non avevamo dubbi, il Consorzio ha pieno potere d'azione sulla canaletta e l'area relativa. Abbiamo dimostrato come si amministra un ente e di avere una conoscenza tale del territorio di competenza che ci ha permesso di trovare la giusta soluzione per impedire la realizzazione di una centrale che avrebbe arrecato solo problemi al nostro territorio ed ai cittadini". Alla Biocogein, ora, non resta che inoltrare ricorso al Tar entro 60 giorni.