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Agropoli, delfini dimostrano di poter competere per la promozione in Lega Pro
Redazione
13 gennaio 2015 15:47
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AGROPOLI. Leggendo la classifica, l’Agropoli potrebbe dire di aver perso distanze rispetto alla vetta, con l’attuale -5 dalla primatista Torrecuso, che si è rimessa al comando del girone e con il Rende che ha effettuato il sorpasso al terzo posto. Invece, l’analisi è soltanto dolce e soprattutto incoraggia ulteriormente le ambizioni dei delfini di lottare fino alla fine per la promozione in Lega Pro. C’è solo del buono nel commentare e vivere le ore del post pareggio ottenuto nello scontro diretto di Agrigento. L’impresa di una squadra forte, nei piedi e nell’anima, per una truppa che non si è scoraggiata dopo essere tornata negli spogliatoi dello stadio “Esseneto” con il doppio svantaggio al termine del primo tempo. La ripartenza è stata perfetta, con Pino Rigoli che sotto sotto si è tolto la soddisfazione di farsi anche un po’ rimpiangere dal suo ex pubblico, pareggiando anche la personale sfida con Vincenzo Feola partito meglio con i due colpi firmati Catania e Savanarola. Invece, i timbri di Alfano e Tarallo su rigore, con la sensazione di poter anche andare oltre, con il tentativo vanificato dal discutibile rosso a Napoli, hanno cambiato non solo il verso del confronto ma anche l’umore che porterà le dirette concorrenti ai prossimi confronti. Perché ad Agrigento c’è mistero e giallo sull’incendio dell’auto del tecnico ex Savoia, con la società chiamata quindi ad interessarsi a fattori extracalcistici. Ad Agropoli, invece, la maturità tanto agognata nel saper affrontare le partite che contano, con il primo punto ottenuto in quattro partite contro la corazzata Akragas in due anni, è arrivata e toccherà a bomber Tarallo e compagni continuare a manifestarla sul campo per la corsa alla Lega Pro che si è fatta sempre più intrigante ed affascinante.



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