Danni per mezzo milione di euro per la frana in via Velia a Roccadaspide: fondi che dovrebbero essere stanziati dall’Anas che ha competenza sul tratto di strada. Per la messa in sicurezza del costone roccioso ceduto nella notte tra giovedì e venerdì scorsa, il sindaco Girolamo Auricchio ha già emesso un’ordinanza di sgombero per sei famiglie e disposta la chiusura della strada comunale al transito veicolare e pedonale, dal civico 9 ai successivi. La chiusura del tratto è stata eseguita dal personale del locale comando di polizia locale, agli ordini del capitano Antonio Angelo De Rosa, notificando anche l’ordinanza di sgombero ai proprietari delle abitazioni coinvolte dalla frana. Ora, il primo cittadino rocchese è impegnato anche per risolvere il problema della rottura della tubazioni della rete idrica, causata dai continui smottamenti determinati dalle piogge incessanti. “Stiamo quantificando la somma necessaria per gli interventi – spiega Auricchio – da una prima stima occorrerebbe almeno 500mila euro. Non possiamo avviare i lavori se non prima otteniamo i fondi e le autorizzazioni della Protezione Civile e della Prefettura. Abbiamo, inoltre, quattro operai che lavorano sul territorio ma non riusciamo, soprattutto a causa del maltempo, ad intervenire in modo ottimale. Ho intenzione di incaricare una ditta che effettui le riparazioni delle condutture danneggiate a causa del le quali siamo costretti ad interrompere l’erogazione dell’acqua. Il problema interessa le zone periferiche del paese. A causa del maltempo di questi giorni, inoltre, un’altra frana si è verificata nella frazione di Carretiello e ha interessato diversi ettari di terreno. Lo smottamento ha creato un dislivello di circa cinque metri. Anche in questo caso è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco”.

Il provvedimento potrà essere revocato solo dopo i dovuti sopralluoghi tecnici e la messa in sicurezza dell’area. Al momento, sono stati disposti i lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza di via Velia per permettere il ritorno a casa delle sei famiglie e per evitare che si verifichino ulteriori distacchi della parte rocciosa che sovrasta la strada di proprietà comunale.