A 8 anni dalla morte, comunicata da prassi, arriva il rimborso Enel di 4.81 euro per "rettifica fatturazione”. Una storia paradossale visto che il destinatario dell’assegno “non trasferibile”, Innocenti Cafaro di Albanella, è deceduto il 25 aprile del 2001. All’uomo, infatti, la Direzione Distribuzione Campania dell’Enel ha inviato nei giorni scorsi l'assegno di rimborso per il pagamento di una somma irrisoria. Evidentemente, i funzionari della società fornitrice del servizio elettrico non sapevano che il signor Cafaro era frattanto deceduto nel 2001, nonostante all’epoca i parenti ne avessero regolarmente comunicato l’avvenuto decesso, provvedendo anche al distacco del contatore presso la sua abitazione, in Via Roma, nel centro urbano di Albanella. Nessuno potrà mai riscuotere l’assegno, e, se avessero potuto, nessuno dei parenti ha intenzione di riscuoterlo. “Spenderemmo 20 euro di benzina per riscuotere un assegno di 4 euro - ha commentato un parente del signor Cafaro - Dove sarebbe l’affare?”. L’assegno è stato, infatti, emesso dalla filiale della Banca del Monte dei Paschi di Siena, sita ad Agropoli, distante circa 25 chilometri dal comune di Albanella.