Ancora nulla di fatto in merito al  ricorso, presentato dai sindaci di Eboli, Roccadaspide e Oliveto Citra contro il riassetto della rete ospedaliera e territoriale che coinvolge la Piana del Sele e parte del Cilento, territori interessati dalla dismissione, dalla riconversione e dalla riorganizzazione dei presidi ospedalieri che, al momento, non sono considerati in grado di assicurare adeguati profili di efficacia ed efficienza. In un nulla di  fatto si è, infatti, conclusa la discussione di ieri davanti ai giudici salernitani del tribunale amministrativo: il ricorso è stato rinviato a data da destinarsi dal momento che i magistrati hanno inteso attendere ulteriori sviluppi in merito  alla discussione del piano ospedaliero Zuccatelli. A rivolgersi al Tar di Salerno per assicurare ai propri territori un’adeguata assistenza sanitaria ospedaliera, sono stati, dunque,  Girolamo Auricchio, il primo cittadino di Roccadaspide; Martino Melchionda, sindaco di Eboli, e Italo Lullo sindaco  di Oliveto Citra che, al momento, sono patrocinati dall’avvocato Lorenzo Lentini. A fronte di quello che resta un giudizio nettamente negativo da parte dei sindaci si sta, quindi, perorando con l’azione legale la causa dei propri territori e non solo. Si continua a ritenere, infatti, che il piano ospedaliero regionale sia privo di supporto tecnico ed inadeguato in quanto lascerebbe fuori dalla rete dell’emergenza una vasta area contraddistinta da una difficile connotazione territoriale, quella che abbraccia  buona parte della Valle del Sele e l’Alto Calore, partendo da Bellizzi e arrivando fino all’Alto Cilento.