CAPACCIO. “Non ho mai detto di non voler votare il Puc ma non si possono ignorare alcuni punti fondamentali, sui quali bisognerebbe ancora discutere”: queste le parole dell’assessore di Capaccio Paestum, Eugenio Guglielmotti, che, insieme a Roberto Ciuccio, rimane sulle proprie posizioni, ovvero di non prendere parte alla Giunta per l’approvazione della relazione programmatica del Puc.

Sulla stessa lunghezza d’onda resta Ciuccio, in quanto dichiara di “non aver mai detto di non voler votare il Piano ma di non condividere alcune cose dell’ultimo redatto”.

Guglielmotti ritiene che “sono legittime le perplessità sui terreni di proprietà di amministratori  e su altri aspetti fondamentali del Puc, come la mancata individuazione di suoli destinati all’edilizia. Non vedo sviluppo organico per Capaccio Scalo, non comprendo la scelta di edificare Cannito”. L’assessore si sofferma anche sull’aspetto relativo ai terreni che da agricoli sarebbero trasformati in residenziali: “Personalmente,  sono proprietario di uno di questi terreni. Non condivido la procedura della votazione per singola scheda. Più volte ho chiesto al segretario un parere su questa procedura, non solo verbale. Di fatto, nessuno ha voluto mettere nulla per iscritto. Avevo chiesto di prenderci un po’ di tempo per rivedere il Puc e chiarire possibili dubbi per poi procedere alla votazione in tutta serenità”.  

Anche Roberto Ciuccio ha affermato che “in più occasioni ho chiesto un incontro con la Giunta e con i consiglieri per chiarire alcune perplessità. Tra queste anche quella riguardante il mio terreno per il quale nessuno ha chiesto la trasformazione da agricolo a residenziale, come dimostra un documento protocollato il 4 gennaio scorso. Il mio terreno deve restare agricolo. Ho dubbi sulla legittimità della votazione e voglio rispettare la legge. Non condivido la scelta di alcune opere pubbliche che dubito potranno essere effettivamente realizzate, e rimarranno solo sulla carta, come il complesso previsto a Cannito”.