Sulla questione del rimpasto della Giunta Marino, i circoli e i consiglieri comunali di opposizione del Pdl e Udc di Capaccio Paestum hanno diramato il seguente comunicato stampa.
Apprendiamo che due assessori della giunta Marino, Guglielmotti e Ciuccio, sono stati revocati in quanto sarebbe “venuto meno il rapporto fiduciario”. Ci viene da chiedere: da parte di chi? Infatti, i due, in una loro nota al Sindaco, avevano comunicato di “non essere in condizione di partecipare all’adozione della delibera di proposta” del PUC “in quanto incompatibili alla votazione”. Il legittimo dubbio dei due, oggi, ex assessori deriva dalle disposizioni di legge in materia (l’art. 323 del codice penale e l’art. 78 del decreto legge 18/8/2000-267) che dispongono che “gli amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado “. Infatti, l’arch. Guglielmotti aveva dichiarato come fosse proprietario di uno dei terreni “promossi” nel PUC ed aveva chiesto al segretario comunale per iscritto lumi sulla legittimità della procedura, quella della votazione per singola scheda. Chiarimento dato solo in forma verbale e non in quella scritta come invece richiesto. Come anche entrambi gli allora assessori avevano dichiarato la loro disponibilità al voto sull'ultimo elaborato di Forte a condizione che vi fossero dei passaggi chiarificatori su alcuni aspetti assai controversi. Evidentemente questi passaggi di chiarezza si sono ritenuti irrilevanti anteponendo, invece, la necessità che la squadra di governo “votasse sulla fiducia” l’adozione del PUC.
A questo punto è legittimo chiedersi se nei piani alti di Via Vittorio Emanuele si cerchino amministratori dotati di cervello proprio o persone che votino ciecamente, senza discutere, senza poter esprimere i loro dubbi e le proprie perplessità, senza avere neanche le minime rassicurazioni formali sulla legittimità del loro operato. Perché il Segretario Comunale non ha dato il parere richiesto? Alla luce di ciò il PDL e l’UDC locale non possono che esprimere la propria solidarietà a quegli amministratori che, come Roberto Ciuccio ed Eugenio Guglielmotti, sono stati revocati solo perché hanno osato chiedere una maggiore ponderazione sul lavoro svolto e sulle cose da farsi.
Inoltre, non possiamo che esprimere la nostra perplessità verso chi, oggi, assume lo scranno assessoriale in tali circostanze. Ma davvero c’è chi pensa di avere piena libertà di azione sulle scelte inerenti la procedura di approvazione del PUC? Mah! Il Sindaco Marino è stato chiaro:“Chi non condivide l’operato e gli obiettivi di questa Amministrazione, è fuori dalla Giunta”. Tradotto: chi non segue la linea, “sulla fiducia”, faccia le valigie!
Ma ancora più sconcertanti sono le dichiarazioni dell’assessore Nacarlo, il quale esprime alcune perplessità sulle opere pubbliche previste negli elaborati del PUC in relazione alla loro effettiva realizzabilità, dicendosi ancora (siamo ormai alle battute finali) in attesa (parole sue) di “una risposta ufficiale”. Ci domandiamo: se ha questi dubbi, che non sono cosa da poco, perché non chiede lumi?
Anzi, inutile che risponda, sappiamo il perché... Ma ancor di più, come esponente di Pubblica Sicurezza in forza al Tribunale di Salerno, non si trova a disagio a dover votare una proposta di PUC che vede “apparentemente tutelati” gli interessi di alcuni suoi colleghi amministratori e loro parenti ed affini? Specie se due assessori che avevano chiesto un chiarimento sulla legittimità della procedura adottata vengono messi alla porta? Possibile che domande non se ne faccia e si chieda invece il perché altri se le facciano? A questo punto siamo noi a non capire. O, forse, capiamo fin troppo bene!
I Consiglieri di opposizione, pur essendo coscienti che questo piano non è granché, pur sapendo che la legge regionale 1/2011 non consente più l’approvazione immediata del piano in attesa dei regolamenti regionali, sono pronti ad aprire un dialogo con la maggioranza esclusivamente al fine di dotare i nostri concittadini del tanto agonato PUC. Chiedono, però, e lo stanno facendo da tempo, di essere messi in condizione di poterlo votare. Poche, ma sostanziali, le richieste fatte, tra cui quella di stralciare i terreni che appartengono agli amministratori ed ai loro parenti fino al IV grado. Se il Sindaco, gli Assessori ed i Consiglieri di maggioranza saranno disponibili su tali basi ad aprire un serio e veritiero confronto con le opposizioni e le forze sociali capaccesi, smettendo di dare ascolto ai tanti “santoni” che albergano, purtroppo, nella “casa comunale”, il PUC potrà davvero divenire uno strumento di crescita per la nostra intera comunità e si potrà finalmente arrivare ad una sua approvazione congiunta, condivisa e trasparente. Se, invece, continueranno a persistere nella loro solitaria e forzosa corsa ad un malinteso e presunto traguardo la colpa sarà esclusivamente loro. Sono loro, Sindaco, Assessori e Consiglieri di maggioranza a non voler approvare un “vero” PUC per Capaccio.
CIRCOLO PDL E UDC CAPACCIO-PAESTUM
CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE PDL E UDC