CAPACCIO. Il Comune di Capaccio, in occasione del 72° anniversario dello Sbarco Alleato a Paestum, presenta il libro “Un tempo lungo un secolo” della scrittrice Maria Rosaria Costanza, edizione Giuseppe Laterza, che si terrà nella sala del Palazzo storico De Maria, area archeologica di Paestum, il giorno 9 settembre 2015, alle ore 17.30. Presentano il libro: il Procuratore della Repubblica di Salerno, dottor Corrado Lembo, e il Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, professore Aurelio Tommasetti. Nel romanzo, tra i suggestivi panorami italiani, sfondo di storie che si intrecciano per disegnare i destini dei personaggi, i Templi di Paestum. L’autrice, nella narrazione, compie un viaggio da Sud a Nord Italia, rappresentandone i tratti. Anche per questo, in occasione della prima presentazione del libro che avverrà il 9 settembre, data di commemorazione dello sbarco degli alleati sulle coste di Paestum durante la II guerra mondiale, al libro verrà assegnato un premio per aver promosso, tra l’altro, il turismo nel Cilento. Il premio all’autore e all’editore avverrà presso l’Oleandri Resort di Paestum. Contemporaneamente, lo stesso giorno, il 9 settembre 2015, all’Hotel Excelsior di Venezia, verrà premiato il Prof. Sabino Acquaviva, autorevole figura di studioso del Novecento, personaggio principale del libro “Un tempo lungo un secolo” e di un docufilm in concorso nella sezione documentari della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il docufilm parla di un segmento temporale relativo agli anni tra il ’68 e il ’78 che coinvolgono il Prof. Acquaviva, mentre nella narrazione del romanzo di Maria Rosaria Costanza il tratto temporale si estende dal dopoguerra ad oggi rappresentando quasi un secolo di avvenimenti e trasformazioni della nostra Italia e di chi ha vissuto quelle stagioni. Diciamo, perciò, che il romanzo è pronto per diventare una interessante sceneggiatura per pellicola cinematografica o televisiva che sia, illuminando con esempi chiari su come usare con successo un processo rivoluzionario e sostituire l’amarezza con la gioia, ritrovando la vera libertà e arrivando a comprensioni ancora nuove sulla vita.