CAPACCIO. Sulla vicenda innescatasi sul Puc di Capaccio, Luciano Farro (nella foto), già coordinatore della maggioranza retta dall’ex sindaco Sica, con una nota inviata alla nostra redazione, ha così commentato: “Le affermazioni di Enzo Sica, di possibili infiltrazioni camorristiche non ha nulla di clamoroso, è solo la riproposizione - trita e ritrita - di un vecchio patetico leitmotiv che viene tirato in ballo - opportunamente - sempre in occasione dell'approssimarsi di elezioni amministrative. Se ciò, per l'amico Enzo Sica, rappresenta, ancora una volta, il modo per riproporsi in politica o farsi ricandidare - dopo il fallimento totale politico e amministrativo di quell'amministrazione da lui guidata e che ha regalato alla sinistra il Paese - come è avvenuto per la candidatura alla Provincia, credo che sia un modo sbagliato. Quando l’era Sica è finita, lui era un malato terminale, che aveva raccolto solo fallimenti. Deve farsene una ragione. Quell'amministrazione entrò in crisi venti giorni dopo la sua nascita e propria per la rottura con Fasolino che, dopo aver voluto fortemente la candidatura di Sica, fu letteralmente messo da parte. Circa pressioni cui riferisce l’ex sindaco ovviamente, essendo estraneo a ciò, non posso entrare nel merito. Credo che in questo momento particolare di crisi politica e amministrativa che attraversa il nostro Comune, l'unica cosa da non fare è quella di usare egoismo e cinicità per raggiungere - semmai si raggiungono - obiettivi d'interesse soggettivo. Oggi il paese ha bisogno di serenità e di un buon governo, al quale, anche Enzo Sica, potrebbe contribuire se solo cominci a pensare agli interessi politici generali e non solo alla sua realizzazione politica".