CAPACCIO. Attraverso una lettera aperta, l'ex sindaco di Capaccio Paestum, Giuseppe Pace (in carica dal 1981 al 1985), ha pubblicamente invocato la candidatura a primo cittadino di Gaetano Fasolino (coordinatore provinciale Noi Sud) alle prossime Comunali 2012. Riportiamo, di seguito, il testo integrale della lettera.

Caro Gaetano, ho paura che su Capaccio possa abbattersi un uragano simile, se non peggiore, a quello di fine anni "70" che condizionò l'intera legislatura successiva. Fu, quello, un periodo talmente triste di cui non avrei mai voluto riparlare, ma il timore che la storia possa ripetersi, mi rende pensieroso e preoccupato per Capaccio, perla sua economia e per il suo futuro. Ricordo che il quinquennio '80-'85 impegnò il Consiglio Comunale in un duro scontro ideologico e ciò nonostante fu mantenuto un confronto politico stringente, ma sempre leale e collaborativo tra tutte le forze in campo. Devo dire, che grazie alla preparazione politica ed alla elevata statura morale e culturale di quell'intero Consiglio Comunale, uscimmo dalla crisi a testa alta e persino premiati come uno tra i primi 100 comuni d'Italia meglio amministrati. Da questa premessa per invitarti ad assumere, in prima persona, una posizione di allerta per quanto accade oggi nel nostro Paese. Osservo che lo scontro di oggi non è più politico-dialettico ma volgare e minaccioso. Penso che una tua auspicabile e possibile discesa in campo possa essere ancora una volta "salutare e pacificatrice" per Capaccio che ha bisogno di un periodo di riflessione e di serenità. In ultimo, ti faccio osservare che la macchina burocratica ha preso un fuorviante sopravvento sulla volontà politica e ciò crea seri disagi e pericolosi contenziosi con la popolazione. I danni possibili che questo sistema potrà arrecare alle future Amministrazioni sarà irreparabile ed insostenibile. L'attuale Consiglio Comunale, scarsamente vigile, porta con sé tutte le responsabilità e le conseguenze anche di natura erariale, oltre che morali. Basta con la guerra e gli insulti tra i buoni e/o i cattivi, abbiamo tutti bisogno di sobrietà e serenità. Un invito, pertanto, alla moderazione ed al reciproco rispetto; dare senso e peso alle parole e non soffiare mai sul fuoco dei risentimenti.

Non mi dilungo e ti invito a riflettere su quanto sopra.

Con affetto,

Giuseppe Pace

(già Sindaco di Capaccio Paestum)