Attualità
Tarallo: "Comune deve riavere ville boss"
Redazione
29 marzo 2011 12:03
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Lorenzo_Tarallo

 

CAPACCIO. "Le ville confiscate alla camorra devono essere acquisite al patrimonio comunale degli immobili e svolgere un ruolo sociale, così come prevede la normativa". Ne è convinto Lorenzo Tarallo, vice sindaco e assessore alle politiche sociali del Comune di Capaccio Paestum. Tarallo, infatti, non condivide la decisione di assegnare questi immobili ad un’associazione, che già da qualche tempo le gestisce, pagando un canone di affitto. L’attribuzione è stata effettuata attraverso un bando del tribunale di Salerno, al quale l’associazione ha partecipato. "Ho intenzione di procedere con dei controlli – afferma Tarallo - finalizzati a verificare se le ville sono  effettivamente utilizzate per scopi sociali e se le procedure seguite, per ottenerle in affitto, sono state regolari. L’amministrazione si mobiliterà in questo senso per ottenere le strutture. Il nostro obiettivo è quello di trasformarle in un centro per minori e per immigrati". Una riconversione delle ville che consentirebbe di risparmiare in termini di costi fornendo nel contempo ulteriori servizi alla comunità. "Spendiamo per i minori – sottolinea Tarallo – circa 300.000 euro all’anno per il ricovero e l’assistenza dei minori in istituto. Soldi che potremmo utilizzare per gli interventi di ristrutturazione. La disponibilità di una nostra struttura ci consentirebbe un notevole risparmio oltre a fornire ulteriori servizi ai cittadini".

Continua, dunque, a far discutere la questione immigrati, alloggiati nelle ville confiscate alla camorra, situate nella contrada marittima Laura. Gli extracomunitari, attualmente circa una ventina, sono stati trasferiti negli immobili dallo scorso mese di agosto dopo lo sgombero dal complesso residenziale di Foce Sele. Il Comune di Capaccio Paestum diversamente da quello di Eboli, individuò tre fabbricati confiscati alla camorra, dove gli extracomunitari sgomberati dovevano rimanere per un mese. Giusto il tempo necessario per trovare nuovi alloggi. Gli stranieri, per questioni logistiche e lavorative, preferiscono rimanere nella contrada Laura, utilizzando quei fabbricati comunque inadeguati, essendo privi di allacci fognari. Sulla questione è intervenuto anche il senatore del Pdl Franco Cardiello che ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’interno Maroni. "Invito il senatore Cardiello – evidenzia Tarallo – a presentare un’interrogazione sul perché questi immobili sono stati affidati all’associazione senza darne notizia al Comune. Questo dovrebbe chiedere al ministro dell’Interno".  Intanto, gli immigrati insieme con il supporto dei sindacati stanno continuando la ricerca di altre abitazioni dove trasferirsi sempre però sul territorio comunale capaccese. "Ci stiamo impegnando – afferma Anselmo Botte, segretario provinciale della Cgil – per trovare una soluzione concertata insieme con gli enti preposti. Gli immigrati sono disposti a lasciare da subito le ville, nel caso in cui siano rinvenute altre soluzioni abitative, dove comunque vivono in una situazione precaria".     



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