SALERNO. Iniziati ieri gli interrogatori di garanzia dei sei arrestati nell’ambito dell’operazione “Ghost Roads”, le strade fantasma della provincia di Salerno. Lavori liquidati negli anni scorsi ma in pratica mai realizzati. Il caso lampante è la provinciale 108 che collega Casalvelino a Pollica. Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Salerno, hanno portato all’emissione, mercoledì scorso, di sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre funzionari dell’Ente Provincia e di tre imprenditori direttamente coinvolti nella messa in opera dell’arteria viaria. Ieri gli interrogatori, lunghi e dettagliati, dei tre pubblici ufficiali della Provincia. Uno di questi ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Gli altri due hanno dichiarato la loro estraneità ai fatti contestati, alle accuse e ai reati di peculato aggravato e continuato, tentato peculato e falso continuato in atto pubblico. Oggi tocca ai tre imprenditori fornire, dinanzi al gip, le proprie ragioni sulla vicenda che riguarda la strada provinciale 108, sulla quale furono effettuate soltanto piccole opere di sbancamento e nulla più, nonostante lo stanziamento di 615.000 euro. L’inspiegabile mancata realizzaizone dei lavori provocò le segnalazioni, nel 2009, alla Provincia, di Angelo Vassallo. Oltre ad entrare nello specifico di questa indagine, gli inquirenti proveranno a capire se, oltre alla “ghost road” Casalvelino-Pollica, ci siano altri appalti della Provincia che abbiano, poi, avuto lo stesso destino.