SALERNO. Continuano gli interrogatori nell’ambito dell’operazione ghost roads. Ieri è stata la volta dei tre imprenditori, che hanno rilasciato le loro dichiarazioni al gip, che esattamente una settimana fa, firmò le sei ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per gli indagati dell’inchiesta che vuole fare luce sul perché la strada provinciale 108 Casalvelino-Celso, pur essendo stata appaltata e liquidata dall’ Ente Provincia di Salerno, non sia stata, poi, nella pratica, realizzata. Sull’arteria furono effettuate soltanto piccole opere di sbancamento e nulla più, nonostante lo stanziamento di 615.000 euro. Nuovi sviluppi sembrano emergere dalle intercettazioni che stabilirebbero anche il ruolo delle sei figure nella vicenda. Gli imprenditori hanno, alla pari dei tre funzionari della Provincia arrestati, proclamato la loro innocenza. Uno di questi si è definito come vittima del sistema. Termine che fa pensare che, oltre alla “strada fantasma” Casalvelino-Pollica, possano esserci altri appalti della Provincia che abbiano, poi, avuto lo stesso destino. E gli inquirenti puntano proprio a questo.