CAPACCIO. Un Consiglio comunale letteralmente infuocato quello che si è svolto, lunedì 11 aprile sera, presso il municipio di Capaccio Capoluogo. A tre mesi dall’ultima assise civica, maggioranza ed opposizione sono tornati nell’aula consiliare con ben tredici punti all’ordine del giorno da discutere. Al quarto punto, che prendeva in esame il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Salerno, e dopo le comunicazioni del sindaco, Pasquale Marino, si è accesa la dialettica. Proprio le dichiarazioni del primo cittadino, che ha inteso fare un sunto degli ultimi tre mesi di attività amministrativa e sociale capaccese, hanno innescato un feroce dibattito tra gli opposti schieramenti politici, conclusosi con l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di minoranza.
Marino ha attaccato gli esponenti dell’opposizione, accusata di volere un’apertura, un confronto sul Puc, dopo tanti mesi di polemiche ed attacchi, anche personali, e dopo le segnalazioni e le denunce recapitate, a mano, alla Procura della Repubblica di Salerno. “Troppe carte sono finite sul tavolo del procuratore Roberti - ha spiegato Marino - per poter parlare oggi di un dibattito, leale e sereno, tra le parti in causa”.
Il primo cittadino capaccese ha poi spostato l’attenzione su temi ancora più personali, ricordando l’episodio della profanazione delle tombe dei suoi genitori. Marino ha accennato alla possibile presenza di un mandante dell’orribile gesto consumatosi all’interno del cimitero di Capaccio. Le indagini proseguono, affidate ai carabinieri delle compagnie di Capaccio ed Agropoli. Il sindaco ha rimproverato, in questo caso, l’opposizione di non avergli offerto solidarietà umana e vicinanza, eccetto il consigliere Ragni. "Ma che cristiani siete" ha ammonito più volte, con tono piccato, il primo cittadino capaccese.
Ed è qui che si è scatenata la bufera. Dai banchi della minoranza ha chiesto la parola Maria Vicidomini (Udc), una dei quattro consiglieri di opposizione che ha ricevuto la lettera di minacce raffigurante un proiettile con il messaggio, chiaro, di finirla con le denunce sul Puc presentate alla Procura salernitana. Vicidomini che ha, inoltre, subìto altre personali intimidazioni, come la decapitazione cinque piante di agave tranciate di netto. Stesso destino per i fili del telefono e del citofono. Il presidente del consiglio comunale, Paolo Paolino, ha negato la parola alla Vicidomini prima, ed al collega di partito Franco Longo poi. Da qui un vivace scambio di accuse fra Longo ed il sindaco Marino, prima del risolutivo stop alle polemiche da parte del Presidente del Consiglio comunale, che ha cercato di riprendere la seduta. Volano gli stracci tra Marino e l’opposizione, mentre nessun consigliere di maggioranza chiede d’intervenire.
Ma, successivamente, è stata molto più dure e polemica la presa di posizione del consigliere di minoranza Roberto Voza (Pdl), il quale, affermando di non volere più presenziare all’assise, decide di abbandonare l’aula, seguito, dopo pochi secondi, da quasi tutti gli altri consiglieri d’opposizione. Prima dell’uscita dal Consiglio, altro breve ma vivace scambio di accuse tra i due schieramenti. A rappresentare la minoranza, in aula, è rimasto soltanto il consigliere Giuseppe Mauro (Pdl).
Il Consiglio comunale di Capaccio Paestum, in differita integrale, sarà trasmesso da StileTV nel corso della programmazione giornaliera (ore 17:30 e alle ore 22:45).