CAPACCIO. Arrestati e condotti in carcere, a Vallo, con l’accusa di tentato omicidio in concorso e porto abusivo d’arma da fuoco: in manette i fratelli Ciro (ex marito di Annarita C.) e Gaetano Iacomino (nelle foto), rispettivamente di 37 e 21 anni, indiziati di aver esploso un colpo di pistola nei confronti del 35enne capaccese Raffaele Carione (nella foto). I due, entrambi originari di Torre del Greco (Na) ed ex gestori di una pescheria sul lungomare San Marco di Agropoli, sono stati indotti a costituirsi presso la Compagnia dei carabinieri di Agropoli, coordinata dal cap. Francesco Manna, dove si sono presentati spontaneamente intorno alle ore 23:15 di ieri sera: serrate ed incessanti, infatti, sono state le indagini dei militari dell’Arma, su delega della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, i quali hanno letteralmente braccato i due, che si erano dati alla fuga subito dopo l’episodio, facendo terra bruciata attorno a loro grazie a prove schiaccianti raccolte dai carabinieri del Norm, diretti dal m.llo Carmine Perillo, quali il bossolo del proiettile ed immagini tratte da impianti di videosorveglianza installate in Via Piave e nella zona. A sparare sarebbe stato il fratello dell'ex marito geloso, ovvero Gaetano Iacomino: ipotesi che i carabinieri stanno vagliando attentamente in queste ore. Decisiva la testimonianza oculare della donna, in auto con il Cairone al momento dell'agguato a sfondo passionale. Intanto, nelle ultime 24 ore sono migliorate le condizioni del 35enne di Capaccio, commerciante di pietre ornamentali, ancora sotto osservazione presso l'ospedale Cardarelli di Napoli.