Attualità
Abusivismo, Marino: "Ruspe inevitabili nella 220"
Redazione
03 maggio 2011 13:01
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paestumdallalto

 

PAESTUM. "Desidero chiarire una volta per tutte che non possiamo intervenire nell’area sottoposta a vincolo archeologico dalla legge 220/57 Zanotti Bianco, urbanisticamente non è possibile recuperare niente". E’ perentorio il sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino, sulla problematica relativa all’eliminazione dei manufatti abusivi presenti nell’area della 220. Nessuna soluzione alternativa, dunque, agli abbattimenti previsti in esecuzione alle ordinanze comunali. Lo aveva chiesto l’opposizione consiliare in un documento, protocollato nei giorni scorsi, in vista del prossimo consiglio comunale, nel corso del quale, saranno discussi i provvedimenti da intraprendere riguardo la spinosa questione dell’abusivismo edilizio sul territorio. Il Comune procederà con una deliberazione sul fenomeno di illegalità in materia di violazione urbanistica per soddisfare le richieste della magistratura e della prefettura, che hanno chiesto in merito al fenomeno dei chiarimenti. Sulla questione la minoranza consiliare aveva suggerito un’ipotesi alternativa agli abbattimenti con una possibile acquisizione degli immobili al patrimonio comunale, comprese le attività turistiche e ricettive. I consiglieri di opposizione Nicola Ragni, Maria Vicidomini, Giuseppe Mauro, Roberto Voza, Giuseppe Troncone, Francesco Longo, firmatari del documento, chiedono nella nota "di verificare la possibilità di procedere ad un riesame di tutte le pratiche oggetto di abbattimento per cercare eventuali modalità sostitutive che possano permettere, in modo legittimo e legale, almeno lo svolgersi della stagione estiva imminente". Una proposta totalmente bocciata dal sindaco Marino che ribatte: "Le richieste dell’opposizione sono solo fandonie senza alcun fondamento. Dobbiamo rispettare quello che stabilisce la legge 220 a tutela dell’area archeologica. In questa area non si può sanare nulla a meno che il governo non intervenga con una legge speciale. I provvedimenti di abbattimento che saranno intrapresi, parte dei quali già avviati, fanno seguito alle sollecitazioni della magistratura e della prefettura, con le quali sono stati chiesti dei chiarimenti sugli abusi perpetuati nell’area della 220 e sulle azioni che l’ente comunale intende intraprendere". Il primo cittadino ribadisce che "gli abbattimenti sono dunque inevitabili. Il prossimo consiglio comunale deliberemo sull’impegno dell’amministrazione per la risoluzione della problematica per l’eliminazione degli abusi e di queste situazioni di illegalità. L’istanza della minoranza non potrà essere accettata. E’ necessario rispettare la legge e noi come istituzione comunale non possiamo fare diversamente nel rispetto comunque delle esigenze dei cittadini". Sull’area della 220, sottoposta a vincolo archeologico, è stato redatto il progetto relativo al concorso di idee su Paestum per la riqualificazione dei centri urbani di Licinella, Torre di mare e Paestum che prevede l’abbattimento sia di abitazioni che di attività commerciali.



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