CAPACCIO PAESTUM. Mai più biomasse a Capaccio Paestum. Il Consiglio dei Ministri, riunitosi ieri pomeriggio a Palazzo Chigi, ha reso noto, attraverso un comunicato stampa, di aver riesaminato la propria delibera del gennaio scorso, che autorizzava la realizzazione dell’impianto a biomasse progettato dalla società napoletana Biocogein Srl nel comune di Capaccio Paestum, revocando tale via libera. Questo il testo della nota stampa: “Il Consiglio dei Ministri ha riesaminato la propria delibera del gennaio scorso che dava via libera alla possibilità di realizzare l’impianto a biomassa nel comune di Capaccio Paestum, in considerazione di nuovi elementi forniti dal Comune che hanno condotto a diversa valutazione. L’impianto quindi non verrà realizzato”. Dopo la Regione Campania, che aveva approvato un emendamento alla Legge di Stabilità 2016 sospendendo il rilascio delle autorizzazioni regionali per impianti di produzione di energia da biomasse per i quali risultano pendenti contenziosi giurisdizionali, ed il Ministero dello Sviluppo Economico, che aveva dichiarato decaduta la Biocogein dalla graduatoria dei finanziamenti pubblici per costruire l’impianto, il Governo Renzi scrive così la parola fine sulla vicenda. È la vittoria della caparbietà del Comitato 'No biomasse' e dell'Amministrazione Voza: Capaccio Paestum si libera per sempre dal ‘pericolo’ di una centrale a biomasse in località Sorvella-Sabatella, ma resta pendente la lite giudiziaria con la Biocogein, che ha chiesto un risarcimento danni di 8 milioni di euro al Comune.
Questo il commento di Carmine Vona, portavoce del Comitato cittadino, sempre in prima linea contro la realizzazione della centrale: "Si chiude una vicenda che resterà scritta nella storia di questo paese. La centrale a biomasse a Capaccio Paestum è stata bocciata dallo stesso Consiglio dei Ministri che l’8 gennaio scorso l’aveva approvata: un risultato che appartiene al popolo capaccese, che ha saputo reagire con forza e determinazione. Noi del Comitato, che abbiamo per primi avuto il coraggio di combattere tutto e tutti, chiediamo a chi ci governa di servire il paese con responsabilità, vigilando continuamente sul futuro del nostro territorio. Chi oggi si propone di governare il nostro paese, deve sapere che non andrà ad occupare un posto di potere, ma andrà a mettersi al servizio di una comunità dove chi comanda dovrà essere il popolo, e che ad esso deve dar conto! Le prossime elezioni sono vicine, noi chiediamo a chi ha già fatto esperienze politiche già da molti anni, di farsi da parte: diamo possibilità a qualcun’altro di servire il paese. Intelligenze a Capaccio ce ne sono tante, ma non vengono coinvolte. Il popolo vuole avere la garanzia che chi ci governa faccia gli interessi del paese, non i propri”.