
CAPACCIO. Riceviamo e pubblichiamo il testo integrale della nota inviata dal Presidente del Consiglio comunale di Capaccio Paestum, prof. Paolo Paolino (nella foto), al sindaco, ai consiglieri comunali dell'assise civica ed ai componenti della Giunta comunale.
RILANCIO CONDIVISO DELL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA
Questo particolare momento caratterizzato da indecifrabili e pericolosi episodi delittuosi, che hanno colpito prima alcuni consiglieri comunali e poi negli affetti più cari il Sindaco, viene vissuto dai cittadini con senso di grande preoccupazione. È un momento in cui le considerazioni nei confronti della pubblica amministrazione locale, rappresentata dagli organi politico-elettivi e da quelli della gestione tecnica, testimoniano prevalenti giudizi di segno negativo che richiedono alcune riflessioni. Il malessere della popolazione, soprattutto quella giovanile, deriva fondamentalmente dai problemi legati al lavoro, alle difficoltà di vita quotidiana ed alle preoccupazioni per il difficile ed incerto futuro. Il Paese vive in un contesto di fragilità dell'economia dovuto principalmente alla crisi dell'agricoltura, colpita recentemente da calamità e da gravi fenomeni alluvionali. Il crescente declino delle attività turistico-alberghiere, talvolta sottovalutato dal Comune e ostacolato dalle scelte degli Enti sovraordinati Regione e Provincia, completa un quadro che non lascia ipotizzare un rilancio del settore nel breve periodo. t problemi strutturali del settore agricolo e di quello turistico-alberghiero rivelano, e con ciò concordo con il Sindaco, quanto sia necessario e urgente dotarsi di un nuovo strumento urbanistico. Nell'allegata scheda D ho indicato, tenuto conto dello stato attuale delle procedure, le modalità da seguire per ottenere l'approvazione da parte della Provincia e della Regione del Piano Urbanistico Comunale e della VAS. Va evidenziato che anche altri problemi minano la fiducia dei cittadini e delle imprese e questi attengono sempre più al crescente dilagare dei delitti contro il patrimonio, il vandalismo, i ripetuti incendi e la diffusione della droga e della microdelinquenza. La sicurezza e l'ordine pubblico devono perciò trovare un rinnovato impegno di coordinamento per impedire e la penetrazione e l'insediamento sul territorio di pericolosi presidi della criminalità organizzata e di quella economica che inquinerebbero irrimediabilmente il tessuto sociale ed economico di Capaccio Paestum.
I cittadini nutrono ancora una grande fiducia negli organi preposti alla sicurezza ed all'ordine pubblico così come grande è la fiducia per il fondamentale ruolo che svolgono gli organi inquirenti della Magistratura Salernitana per la difesa della legalità. Non può essere altresì trascurato l'importante ruolo degli amministratori e dei dipendenti pubblici che, con la trasparenza degli atti e del loro disinteresse personale, affermino il primato dell'interesse pubblico ed il rispetto dei criteri di imparzialità e di efficienza nella conduzione della loro quotidiana azione
amministrativa. In questo momento dì particolare e preoccupante situazione locale, memore della fiducia bisartisan che accompagnò la mia elezione a Presidente, ho maturato l'idea di rivolgere un appello alle SS.LL., prescindendo dai rispettivi ruoli ili maggioranza e di minoranza, per sollecitare il rilancio dell'attività amministrativa nell'interesse esclusivo dell'Ente e della popolazione amministrata. Il rilancio uspícato dovrebbe avvenire attraverso proposte che assicurino la soluzione di alcuni problemi coerenti con il programma amministrativo del Sindaco approvato all'unanimità, con delibera di Consiglio comunale n. 6 del 14.06.2007.
Un rilancio amministrativo fondato sulla soluzione dei principali problemi dei Paese restituirebbe la fiducia dei cittadini nell'Ente e servirebbe ad affermare una rinnovata credibilità degli amministratori. Il malaugurato perdurare di una situazione di immobilismo, di mancato governo delle strutture organizzative dell'Ente, in primis l'UTC, di incomprensione ed esasperata conflittualità amministrativa, produrrebbe enormi cumuli di macerie dal peso insostenibile. Confido, come sempre, nell'alto senso di responsabilità del Sindaco, degli assessori e dei colleghi Consiglieri comunali affinché contribuiscano a nuove condizioni di governabilità.
Allegato n. 1
SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA
Tra gliaspetti di maggiore rilievo da prendere in considerazione per il rilancio dell'Amministrazione rientrano, a pieno titolo, quelli di ordine economico e finanziario. Il ricorso alle anticipazioni di cassa, anche se non incide con interessi passivi, in quanto vengono utilizzati i fondi vincolati, è oramai pratica consolidato negli ultimi dieci anni. Il fido massimo concesso per anticipazione è di euro 4.047.325.78, alla data odierna risulta utilizzato per Euro 3.955.170,52.
La situazione di cassa condiziona negativamente la gestione dell'Ente. La causa di questo stato di cose è determinato dalle enormi difficoltà ad incassare i residui attivi costituiti da tributi locali e sanzioni sulla circolazione che al 31.12.2010 ammontavano a ben 14.388.646,76 euro. La differenza tra il credito e l'anticipazione di cassa pari di oltre 10 milioni di curo attesta che il problema da risolvere è di natura prevalentemente finanziario. Se non fosse stato per l'esito positivo del progetto di aggiornamento dell'anagrafe tributaria attivato dall'Amministrazione, l'Ente sarebbe andato in disavanzo e in dissesto con conseguenze gravissime. Si consideri che nel periodo novembre 2008 -15 aprile 2011 i nuovi accertamenti definitivi accertati attraverso il progetto ammontano a euro 2.945.841,45 a fronte dei quali solo per accertamenti relativi a 555.616 euro pendono gravami davanti ai competenti organi. È indispensabile prendere in considerazione scelte gestionali capaci di dare soluzione alle attuali difficoltà finanziarie.Si pone il problema di attivare prioritariamente iniziative per garantire scelte di efficienza economica e di gestione dell'ente.
Le iniziative proposte sono le seguenti:
1. privilegiare la politica delle entrate attraverso l'incentivazione degli accertamenti dei tributi relativi ad evasioni ed elusioni;
2. garantire una migliore gestione dei beni comunali;
3. incentivare le politiche di condono edilizio che hanno già dato, negli ultimi anni, risultati positivi;
4. ridurre nei limiti possibili la spesa;
5. eliminare le spese superflue;
6. garantire il controllo dei centri dì spesa;
7. attivare scelte per ridurre l'oneroso carico derivante dalle tariffe della TARSU, preparando per la scadenza del contratto in corso, la gestione diretta, attraverso la Società Capaccio Paestum Servizi srl, del Servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti;
8. attivare procedure utili per ridurre l'entità dei crediti da tributi e limitare i debiti correnti di esercizio, mediante attestati dai 2 ai 3 miliono di euro;
9. programmare e fissare in termini precisi le spese per lo svolgimento dei servizi affidati in gestione alla Società Capaccio Paestum Servizi srl.
SOCIETÀ CAPACCIO PAESTUM SERVIZI SRL
La gestione della Società ha presentato alcune crepe nei bilanci degli esercizi 2009 e 2010. La regola che le spese devono essere contenute nei limiti degli stanziamenti previsti dalla convenzione e dal bilancio dell'Ente non è stata rispettata. Le perdite sarebbero state determinate da maggiori oneri diretti e riflessi dovuti al personale.
il Consiglio comunale con delibere n.66 del 2810912010 e n. 18 dell' l l/0412011 ha ricapitalizzato rispettivamente la perdita di curo 243.921.29 per l'esercizio 2009 e quella di euro 293.345 per l'esercizio 2010. Per meglio comprendere le origini delle summenzionate perdite sarebbe opportuno chiedere relazione al competente Comitato.
Un'incidenza negativa dei costi di gestione della Società deriva dagli oneri, a titolo di IVA che viravano sui contratti di somministrazione lavoro.
Le iniziative da promuovere per il consolidamento della società sono le seguenti:
1. unificare i ruoli di direzione e dì amministrazione attribuendo tale incarico ad un soggetto esterno o a funzionari dell'Ente secondo programma di turnazione;
2. affidare alla Società la gestione del patrimonio e° dei beni demaniali, compresi i beni acquisiti ai sensi degli arti. 30 e 31 del DM 6/6/2001, n. 380 e quelli affidati all'Ente in esecuzione di provvedimenti antimafia;
3. superare i contratti di somministrazione valutando la possibilità di ricorrere ad altre modalità di rapporto dì lavoro;
4. predisporre l'organizzazione societaria per attivare la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti alla scadenza dell'attuale rapporto con terzi.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Vanno affrontati con urgenza iniziative per superare l'inadeguata strutturazione dei settori operativi dell'Ente.
A parte il buon funzionamento di alcuni settori altri necessitano di riordino e potenziamento.
In questo compito deve essere impegnato, a tempo pieno, il Direttore Generale che nell'ultimo periodo è stato impegnato anche nella amministrazione della società.
Si rendono necessarie le seguenti iniziative:
1. riordino e rilancio dell'ITC — III Settore — dando immediata esecuzione alla sentenza n. 3153/2008 della Sezione Lavoro del Tribunale che ha disposto la reintegrazione dell'ing. Carmine Greco al IV Settore;
2. potenziamento del servizio finanziario e del servizio tributi affinché si assicuri il riequilibrio finanziario dell'Ente;
3. creazione di un nuovo settore per assicurare la gestione dei beni demaniali, e delle attività produttive: commercio — agricoltura — industria — turismo e artigianato;
4. riordino complessivo della struttura organizzativa assicurando il monitoraggio delle attività svolte dai settori, i tempi di esecuzione ed il controllo che i procedimenti e gli adempimenti avvengano nei tempi previsti dalle norme regolamentari e legislative.
URBANISTICA - TERRITORIO-PIANO CASA — PROGETTO FINANZA
Rappresenta il settore di maggiore interesse per la primaria incidenza che esplica sulle attività di estione e sviluppo del territorio. Una particolare attenzione meritano le procedure in atto per l'approvazione del P.U.C., del R.UEC e della VAS. Partendo dal presupposto condiviso, che l'obiettivo fondamentale è di dotare il Comune di uno strumento urbanistico capace di rispondere alle esigenze di recupero, riordino, e sviluppo sostenibile del territorio, sì rappresentano le seguenti considerazioni: l'approfondimento della proposta di PUC ha messo in evidenza e confermato che risultano errori e difformità in relazione agli atti di indirizzo consiliare, alla L.R.C. n. 16 del 22.12.2004. al D.M. 02.04.1968 n. 1444, alle norme sulla VAS, agli indirizzi e alle NTA dei PTCP.
È facilmente immaginabile che, senza rimuovere tali difformità, difficilmente si otterrebbe l'approvazione definitiva del PUC da parte degli Enti sovraordinati. Per questi motivi sarebbe opportuno fare le seguenti scelte:
a) costituire una commissione consiliare speciale, da definire nella composizione. per esaminare ed esprimersi, con relazione finale, sulle osservazioni e le opposizioni:
b) promuovere una maxi osservazione consiliare che, tenendo conto dell'esito della relazione finale di cui al punto a} integri ed adegui la proposta di PUC conformandola ai contenuti e agli indirizzi dei sui-richiamati atti ed alle richiamate norme legislative.
PIANO CASA L. R. 29.12.2009 n. 19 e ss.mm.ii. — RICONSIDERAZIONE E REGOLAMENTO
Talune valutazioni tecnico-giuridiche convergono a far ritenere che gli ambiti 113 e 2B, approvati con delibera consiliare n. 6 del 28.02.2010, sarebbero privi dei requisiti previsti dall'art. 2 della L.R. 29.12.2009 n. 19 e ss.mm-ii. Ove tale circostanza venisse confermata l'atto consiliare, per la parte che riguarda gli ambiti, e gli stessi atti di esecuzione sarebbero illegittimi. L'area di circa 16000 mq. definita come ambito IB (delibera di C.C. n.6 del 28.02.2010) per la costruzione di alcuni palazzi è destinata dal vigente PRG a standars per scuote, verde, parcheggi e viabilità. Quest'area non può essere sottratta alla funzione alla quale è stata legittimamente destinata da uno strumento urbanistico esecutivo qual'è il PEEP. L'area in questione non può essere portatrice di alcun diritto edificatorio, la delibera deve essere riconsiderata perché lo stesso Consiglio potrebbe essere stato indotto in errore. Sarebbe utile approvare un regolamento comunale per le procedure di applicazione della L.R. 29.12.2009 n. 19 e ss.mm.ii.
PROGETTO Dl FINANZA "BIBLIOTECA" IN AREA PRG —PEEP-G3
Il progetto prevede la ubicazione della "biblioteca" nella zona retrostante l'ufficio postale di Capaccio Scalo.
Premesso che il progetto richiede una variante al vigente PRG si evidenzia che attraverso questo progetto si consentirebbe, in zona adiacente, la costruzione di quattro palazzi per n. 52 appartamenti. In merito si ritiene opportuno rappresentare le seguenti considerazioni:
a) nel vigente PRG l'area interessata alla costruzione di quattro palazzi. di circa 30.000 mq. è
ricompresa e delimitata con tipologia PEEP-PRG area verde 03. Il PRG confermò la
vecchia tipologia del PEEP —vedasi art. 10 NTA e cartografia di Piano;
b) nel comparto PEEP ( Nord- Capaccio Scalo) l'area 03 —area verde- di 30.000 mq. fu destinata a standard al servizio degli alloggi previsti dal PEEP;
c) oggi quell'area non può essere sottratta alla funzione alla quale è stata legittimamente destinata dal PRG e da uno strumento urbanistico esecutivo il PEEP, a meno che non si vogliano compiere violazioni di legge.
L'area presa in considerazione non può essere portatrice di alcun diritto edificatorio.
SOCIETÀ DI TRASFORMAZIONE URBANA L.R. 22.12.2004, n. 16. artt. 2-5 e 36. D.Lgsl. 8.08.2000, n. 267 art. 120. Delibera di Consiglio Comunale n., 33 del 30.08.2007. Visti in particolare i contenuti degli artt. 25 e 36 della L.R. 1612004 è opportuno provvedere alla costituzione della Società di trasformazione urbana in esecuzione della delibera di C.C. n. 33 dei 30.08.2007, e previa integrazione e modifica della stessa.
SOTTOPASSO FERROVIARIO D[ PAESTUM VIABILITA' SOSTITUTIVA
È opportuno sollecitare le competenti autorità affinché rilascino il nulla osta definitivo per il sottopasso di Paestum. Occorre indire, se non è stato ancora fatto, la gara di appalto per la realizzazione delle opere viarie sostitutive tra la stazione di Paestum e il Cafasso. Si reputa opportuno la costituzione della C.E.0 come previsto dalla delibera C.C. n.6 del 14.06.2007.
PUAD
Il progetto portato all'esame del Consiglio Comunale è difforme agli indirizzi consiliari, non è conforme al PRG, risulta omessa la esecuzione dell'art. 30 della NTA.
UFFICI ASL
Esclusione di soluzioni che comportino oneri impropri a carico del Comune.
ABUSIVISMO EDILIZIO
Fare le opportune verifiche istruttorie per valutare la sussistenza o meno delle condizioni previste dal comma n. 5, art. 31, DPR 06/06/2001, n. 380 per l'acquisizione al patrimonio dei Comune degli immobili oggetto di abusi edilizi. Investire della questione il Consiglio Comunale unico organo competente. Verificare, previa consultazione dell'Autorità Giudiziaria, la sussistenza di condizioni per la sospensione delle procedure oggetto di sentenza dei Giudice nelle more dell'esame previsto dal comma 5 dell'art. 31 succitato PUC ed aree comprese nella delimitazione della legge 220-57.
Le previsioni del PUC per le aree ricompresse nella delimitazione della legge 220/'57 ipotizzano soluzioni di assoluta inedificabilità escluse persino dalla legge medesima. Per questa parte occorre ta rimodulazione del PUC.
CONCORSO DI IDEE
Quanto previsto dal progetto -Concorso di idee contrasta con la legge 220/57 e con le finalità dello stanziamento statale. Si ritiene che debbano essere annullati tutti gli atti anche al fine di evitare probabili responsabilità di natura patrimoniale per distrazione di fondi pubblici.
Il Presidente del Consiglio comunale
prof. Paolo Paolino