BATTIPAGLIA. Erano le 2:30 della notte del 3 agosto 2015 quando, in località Lido Lago, una violentissima esplosione all’interno di una casa vacanze investì tre turisti bresciani (padre, figlia e nipote 17enne) che si trovavano a Battipaglia per trascorrere un periodo di ferie. A perdere la vita per le gravi lesioni riportate, anche a seguito dell’incendio che si sviluppò, furono il 61enne Achille Renis e sua figlia, Maria Grazia Renis di 36 anni, deceduti in ospedale per le gravi ustioni riportate su tutto il corpo, pochi giorni dopo. A causare l’esplosione fu una fuga di gas: una perdita di gpl dal tubo di adduzione della bombola che alimentava il piano cottura, un flessibile in gomma in cui i vigili del fuoco rilevarono una lacerazione profonda. Ieri la sentenza di condanna nei confronti della proprietaria dell’appartamento che ha patteggiato una pena a due anni per omicidio colposo, incendio colposo e danneggiamento. Rinviato a giudizio con gli stessi capi di imputazione anche il fratello, che si occupava della gestione dell’appartamento: il processo prenderà il via il prossimo giugno. Le indagini hanno accertato che sarebbe stato lui ad occuparsi delle forniture delle bombole collegate al piano cottura e che non avrebbe eseguito la dovuta manutenzione come richiede la normativa vigente.