AGROPOLI. Più no che sì. Il dibattito è aperto ad Agropoli. La discussione verte sulla concreta possibilità di poter operare un doppio, clamoroso salto di categoria, acquisendo il titolo del Serre, che appena promosso in serie D, dopo aver portato a termine una straordinaria impresa con la vittoria del campionato d’Eccellenza, è ormai ad un passo dal rinunciare all’opportunità di militare nel massimo torneo dilettantistico nazionale. Mancanza di accordi, nella piazza degli Alburni, lo stadio “Conforti” non a norma le motivazioni che condurranno, quasi sicuramente il Serre a non iscriversi al campionato. Ed allora è maturata l’indiscrezione nelle ultime ore, con l’incontro di ieri sera ad Agropoli, del possibile dirottamento del titolo nel Cilento. Il contatto visivo tra i presidenti, Opramolla e Cerruti, c’è stato. L’offerta della cessione anche, con annesso passaggio di Mario Pietropinto in panchina e la serie D in dotazione dei delfini. Ma al di là della possibilità di riportare Agropoli in D dopo ben tredici anni, a storcere il naso dinanzi alla prospettiva sono una buona parte della nuova dirigenza agropolese e soprattutto la quasi totalità dei tifosi. Il perché è presto detto. Con l’acquisto del titolo, si manterrebbe la denominazione, ma si perderebbe la matricola. L’Unione Sportiva Agropoli è una delle più antiche società in Campania e non ha mai cambiato, nonostante le difficoltà, il numero della sua matricola, la 806. Meglio, secondo le notizie che filtrano dalla stanza dei bottoni, procedere al ripescaggio in Eccellenza, ormai cosa fatta e che sarà ratificata dal Comitato Regionale Campano, e costruire una squadra capace di conquistarla sul campo la serie D. Sulla questione allenatore nessuna novità. Lo stesso Pietropinto approderebbe sulla panchina dei delfini soltanto nel caso in cui questa trattativa tra Agropoli e Serre sulla cessione del titolo andasse in porto.