Mario Miano (nella foto), assessore provinciale all’Agricoltura, si fa promotore per la nascita di un Consorzio di Mozzarella di Bufala Doc solo per Salerno, a tutela delle specificità locali. Attraverso una lettera inviata alla redazione de “Il Mattino” di Salerno, pubblicata in data odierna, l’Assessore è intervenuto in difesa della mozzarella pestana e salernitano, che detiene il 35% della produzione rispetto a quella interregionale. Di seguito pubblichiamo il suo intervento:
“I recenti episodi avvenuti in Campania sul tema della mozzarella di bufala, e sulle presunte truffe che i produttori avrebbero perpetrato ai danni di chi acquista e consuma questo prodotto, mi inducono a inviarle una breve riflessione in materia. La situazione è questa: esiste un Consorzio, che di fatto è interregionale, che hai l compito di organizzare i produttori e di vigilare sulla corretta applicazione della normativa (europea, nazionale e regionale) a salvaguardia delle qualità del prodotto a tutela dei consumatori. All’interno di questo Consorzio la presenza dei produttori salernitani è storicamente molto debole e scarsamente rappresentata. A fronte di ciò, circa il 35% della mozzarella di bufala si produce in provincia di Salerno. L’allevamento delle bufale e la produzione di mozzarelle rappresenta un fattore essenziale dell’economia agricola (che, nel suo complesso, è circa il 4% del Pil regionale): 5.000 addetti, tra diretti ed indiretti; migliaia di quintali prodotti ogni anno; un trend crescente, malgrado scandali e sciagure che si sono succedute nel tempo. È facile andare con la memoria alle vicende del passato recente. Lo scandalo della diossina, la questione della spazzatura, l’inquinamento dei suoli, la brucellosi: tutti i mali del mondo sembrano concentrarsi su questo prodotto. Rispetto a questo, c’è qualcosa di nuovo: è infatti la prima volta che la questione riguarda non il contesto ambientale nel suo complesso (ambiente, rifiuti, etc.) ma, in particolare, il mondo della produzione. Il commissariamento del Consorzio di Tutela da parte del Ministro è un segnale inequivocabile (il presidente Cirielli ha condiviso, ed io condivido questa iniziativa) di questa novità: il mondo della produzione è sotto accusa ed a metterlo sotto accusa sono le Istituzioni stese (i controlli del Ministero!). ma sotto accusa sono tutti i produttori? Io credo di no: la differenza tra i produttori esiste già: chi vende mozzarella di Bufala a 7-8 euro al kg, anziché a 11-12 euro al kg non è un produttore serio! La fortuna dei nostri territori è di avere, per la grandissima parte, produttori seri ed impegnati nel loro lavoro, che, malgrado quello che succede, producono e continuano a produrre e a vendere, sul mercato locale come su quello nazionale ed internazionale. Malgrado tutto, i trend dei consumi – e dunque di produzione – continuano a crescere: qualunque altro prodotto sarebbe crollato sotto i colpi della campagna di stampa che ha preso spunto dagli eventi degli anni recenti. La mozzarella no. Come Istituzione, il problema che dobbiamo porci è, dunque, non solo quello di controllare e tutelare le qualità dei nostri prodotti, ma di fare in modo che i nostri prodotti (nessuno dei nostri produttori è stato coinvolto negli scandali, né ora né allora) quelli che nella Piana del Sele ed in altre zone della provincia lavorano seriamente, siano tutelati, protetti, e accompagnati verso un percorso di qualità. Per questo, mi assumo formalmente l’impegno di verificare la possibilità di dar vita a un consorzio di Tutela della Mozzarella Salernitana”.
Mario Miano,
Assessore all’Agricoltura della Provincia di Salerno