Attualità
INDAGANO I CARABINIERI
INDAGANO I CARABINIERI
Capaccio, inquietante raid vandalico nell’ex Helios. Vitolo: “Raptus folle, sono ostaggio di invidia ed istituzioni”
Alfonso Stile
10 ottobre 2017 14:41
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Vandali in azione all’interno dell’ex hotel Elios, sito nell’area archeologica di Paestum. Un raid avvenuto la scorsa notte che, agl’occhi dell’attuale proprietario e dei carabinieri, ha immediatamente assunto una connotazione alquanto inquietante, poiché non è stato rubato assolutamente nulla ma sono stati distrutti tutti gli specchi presenti nella hall, sfoderati tutti i divani ed aperti tutti i cassetti, anche quelli della reception e della dispensa nei locali cucina, come se qualcuno andasse alla disperata ricerca di qualcosa di ben preciso. Frantumate anche particolari decorazioni in vetro di Murano nelle porte, pur essendo tutte aperte, ma non solo: all’interno di una suite al piano superiore, utilizzata come alloggio privato dagli ex proprietari, è stata rinvenuta la scritta ‘Giudeo’ (nelle foto), che in ebraico significa ‘traditore-avaro’, ma non è chiaro che tipo di liquido sia stato utilizzato sul muro ed a chi sia rivolto il ‘messaggio’.
In passato, la struttura è stata ripulita di cavi in rame e condizionatori dai ladri, ma l’ultimo raid non è stato un furto, destando sospetti molto diversi. Ad ipotizzarlo è l’attuale proprietario, il noto imprenditore e costruttore battipagliese Carlo Vitolo: “È chiaro che si tratta di un raptus di follia, di uno sfregio d’invidia da parte di qualcuno che conosce molto bene la struttura, un delirio di una persona insana, e la scritta ‘Giudeo’ sul muro della stanza personale del compianto ex proprietario, ne è la conferma. Ai carabinieri ho segnalato una persona sospetta, una donna, notata di notte e ripresa dalle telecamere di alcune attività nella zona. Intanto la struttura, che era in perfette condizioni quando l’ho rilevata all’asta con un altro socio, è stata devastata”.
Dopo la quarta denuncia ai carabinieri di Capaccio Scalo, diretti dal l.te Serafino Palumbo, che ora indagano sull’accaduto con il coordinamento della Compagnia di Agropoli, agl’ordini del cap. Francesco Manna, il proprietario Vitolo allarga le braccia: “Sono ostaggio della polizia municipale, del Comune di Capaccio Paestum e della Soprintendenza, in quanto su alcune pertinenze della struttura pendono provvedimenti penali e, essendo nella 220, non posso installare nemmeno una recinzione per proteggerla dai ladri. Ho presentato un dossier alla Procura, ma finora nessuno mi ha ancora risposto”.

PERCHÉ L’HELIOS È SOTTO SEQUESTRO
La polizia municipale di Capaccio Paestum sequestrò il cantiere per uno sbancamento effettuato nel parcheggio dell’ex Helios, dal Consorzio Bonifica di Paestum, per provvedere alla sostituzione di un tubo in amianto, vecchio di 60 anni, che porta acqua alla zona mare. Al riguardo Carlo Vitolo, legale rappresentante della Helios srl di Napoli, società proprietaria della struttura ricettiva, intraprese una durissima battaglia legale a tutela dei propri interessi: i suoi avvocati, infatti, hanno inoltrato un articolato dossier a Procura della Repubblica di Salerno, Soprintendenza Archeologica della Campania, Parco Archeologico di Paestum, Comune di Capaccio Paestum e Consorzio Bonifica di Paestum, impugnando il verbale di sequestro della polizia municipale con annessa costituzione in mora per i danni subiti.



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