TRENTINARA. Gli porta via il figlio di appena 7 anni nell’aprile 2014, trasferendolo al Nord. È questa la vicenda che vede protagonista G.M., un papà di Trentinara, e la allora compagna P.P., la quale, dopo aver prelevato il minore da scuola, lo portava con sé a 900 km di distanza senza il consenso dell’ex compagno nonché papà del bambino, allontanandosi dall’abitazione familiare senza alcun preavviso.
Da allora il genitore, assistito dall’avv. Giuseppe Caceci, ha intrapreso una dura battaglia legale, fiducioso che, prima o poi, avrebbe avuto giustizia. E così è stato, tant’è che dopo 3 anni è arrivata la sentenza del Tribunale di Salerno che ha condannato in primo grado la madre del piccolo ad un anno di reclusione e al risarcimento dei danni in favore del papà. L’avv. Caceci, difensore di fiducia della persona offesa, si dice molto soddisfatto della sentenza: “Si tratta di un’importante vittoria professionale e non solo, in quanto questa sentenza va al dì là della semplice condanna penale, perché riabilita il mio assistito, ovvero un papà agl’occhi del proprio figlio e di una comunità intera, rispetto ad accuse che sono risultate del tutto infondate. Troppo spesso, putroppo, le donne si sentono in diritto di allontanare i bambini dai papà, come se l’unica figura importante per una crescita sana fosse quella della mamma. La rabbia che coinvolge i genitori durante la fase di separazione di frequente viene scaricata usando proprio i bambini come mezzo per dimostrare il proprio potere”.