CAPACCIO PAESTUM. Palumbo convince Sabatella sui “disastri inquietanti dell’ex Amministrazione Voza” di cui “è stato spettatore senza sottrarsi” e che “avrebbe dovuto interrompere quando era in maggioranza” invece di “chiedere oggi, a noi, di farlo”. Si può riassumere così il colpo di scena verificatosi, ieri sera, nel corso del Consiglio comunale di Capaccio Paestum, al termine del quale è stata ritirata la proposta d’istituire una Commissione d’indagine, ai sensi dell’art. 19 dello Statuto comunale, sulle note dichiarazioni rese a StileTV dal sindaco Palumbo su presunti dipendenti comunali ‘delinquenti e corrotti’.
Questo perché proprio il consigliere di opposizione Luca Sabatella, che attraverso un’interrogazione a risposta scritta aveva chiesto al sindaco la Commissione speciale, per poi fare dietrofront quando il punto è stato inserito all’ordine del giorno dell’assise di ieri, si è dichiarato “soddisfatto” della risposta scritta letta pubblicamente, dal primo cittadino, ieri sera.
Una risposta di ben 11 pagine trasformatasi in un’arringa di oltre due ore, durante le quali Palumbo, calamitando l’attenzione dell’assise civica e dei cittadini (che seguivano in diretta tv/social la seduta su StileTV), ha bacchettato continuamente Sabatella, esaudendone le richieste, protocollate nell’interrogazione, citando un lungo e dettagliato elenco di cifre e nomi, ricavati da atti pubblici, definiti “disastri amministrativi”. Al termine dell’intervento, Palumbo non solo ha accolto con favore l’istituzione della Commissione d’indagine, ma ne ha proposto la presidenza allo stesso Sabatella, il quale però ha dichiarato: “Al momento la ritengo inopportuna, visto che ora il sindaco ha specificato fatti e nomi, quindi aspettiamo le indagini da parte della magistratura per vedere se ci saranno o meno condanne, sulle quali poi attiveremo una Commissione; personalmente non ho nulla da nascondere, nulla da denunciare e non capisco perché vengo associato, da Lei, ai colletti bianchi citati in un suo comunicato”.
E su precisa domanda di Palumbo in merito alla risposta fornita, Sabatella ha sottolineato: “Mi ritengo soddisfatto della risposta all’interrogazione fornita dal sindaco”.
SITUAZIONI CONTROVERSE ED ATTI IN PROCURA
Prima di articolare il suo intervento, Palumbo ha dotato l’aula consiliare di un videoproiettore, mostrando un video di 22 minuti in cui sono stati riproposti, in sintesi, numerosi interventi di ex consiglieri di minoranza e dell’ex sindaco, Italo Voza.
“Il popolo deve sapere perché avete bruciato i loro soldi non quelli nelle vostre tasche; con questo non voglio macchiare l’operato di persone ed amministratori passati, ma richiamarli alle loro responsabilità; per questo l’interrogazione di Sabatella mi ha sorpreso, ma mi da anche l’occasione di fare chiarezza su fatti che sono accaduti durante la legislatura Voza, quando Sabatella era consigliere di maggioranza e spettatore passivo di uno scempio; Sabatella non ha dunque abbandonato il suo pressappochismo e, ancora oggi, continua a farsi manovrare, chiedendo a me risposte su ciò che lui e altri, da amministratori, hanno fatto! Solo per questo la sua proposta di istituire una Commissione d’indagine sarebbe irricevibile, ma la faremo lo stesso e vogliamo che sia lei, Sabatella, a presiederla”: dopo aver esordito con queste parole, Palumbo ha poi iniziato a srotolare l’elenco, illustrando gli “aspetti controversi che hanno comportato uno spreco di denaro pubblico e comportamenti inconcepibili da parte di dipendenti comunali”.
Tra i servizi ed appalti specificati dal sindaco, che ha fatto i nomi dei relativi funzionari responsabili, atti alla mano, spiccano: “Mi riferisco all’iter per la metanizzazione ed a certi pareri legali chiesti, rup Greco; alla gestione delle partecipate Tempor e Sele Calore sommerse dai debiti, amministratore Catarozzi; gestione rifiuti, Greco; area Pip, rup Greco; ai tre milioni di costi di gestione del servizio di spazzamento, Greco-Catarozzi; gestione trasporto scolastico e mensa scolastica, responsabile Cervo; mantenimento dei randagi, 100mila euro all’anno, Greco; mancate procedure espropriative per Villa Salati; costi di gestione del depuratore, responsabile Greco, per i quali nominerò esperti per valutarli; per non parlare dei debiti del Consorzio Farmaceutico”.
Infine, l’accento sulla riscossione coattiva dei tributi comunali: “Qui hanno permesso di tutto a società di gestione di comodo, con il Comune che fa accertamenti e solleciti per poi delegare tutto alla Soget, ma nel frattempo queste società falliscono e ricomincia la ‘giostra’; ho chiesto l’elenco e costoro provvedessero a pagare il dovuto, sennò si beccheranno denunce penali”.
Su tali ed altri atti e procedure, il sindaco Palumbo ha fatto intendere di aver già consegnato un dossier alla Procura della Repubblica di Salerno, al Prefetto di Salerno ed ai carabinieri al fine di accertare eventuali illeciti e responsabilità penali.
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