La voglia di Gennaro Rinaldi, che strizza l’occhio ad un possibile inserimento nelle zone medio-alte della classifica del campionato d’Eccellenza e l’umiltà del mister, Enzo Adinolfi, che mantiene il profilo basso, incassa e si gode i complimenti tanto attesi e chissà perché mai arrivati. Rinaldi ed Adinolfi possono sembrare in contrasto tra di loro, negli stati d’animo e nell’approcciarsi a questo momento bellissimo vissuto dalla loro Calpazio. Invece, Rinaldi ed Adinolfi sono due facce della stessa medaglia. Entrambi aspettano risposte dal loro gruppo. I granata hanno messo a segno, domenica scorsa, la seconda vittoria consecutiva, sono volati a sette punti, ed ora respirano ossigeno puro facendo passi avanti sul fronte della salvezza. Ma la chiave di lettura del successo ottenuto sul campo contro un Città di Pompei che arrivava a Capaccio con il vento in poppa, forte del punteggio pieno, può essere un’altra. Ora, se è arrivato il momento di osare, dopo aver steso una primatista, i tempi sono quelli giusti. Anche perché c’è da sfruttare un Mario Gorrasi in stato di grazia, che ha siglato il suo quarto gol in due partite. E bisogna monetizzare al meglio una condizione atletica fantastica ed una concentrazione al massimo. Battere il ferro finchè è caldo sarà la missione di Enzo Adinolfi e di un organico unito e coeso, partito anche tra lo scetticismo e che invece si regala settimane da copertina. Ed allora se è vero che tre indizi fanno una prova, i giorni che verranno e che condurranno dritti dritti alla sfida e al risultato di Mercato San Severino, nella partita contro la Sanseverinese, serviranno per stabilire l’esatta dimensione di questa Calpazio.