La piacevole conferma è arrivata domenica pomeriggio, al “Superga” di Mercato San Severino. Questa Calpazio è squadra difficile da battere e superare anche per chi, come la Sanseverinese ha nella qualità dell’organico soprattutto del reparto offensivo il suo fiore all’occhiello. Ma i fiori spuntano anche sul prato di casa granata. Petali di una margherita che sembra sbocciare di domenica in domenica, custodita e ben trattata in settimana da mister Enzo Adinolfi, che lavora adesso per non farla appassire, come è accaduto lo scorso anno. Stesso andamento. 8 punti in cinque gare. Poi la lenta discesa verso gli inferi e il baratro evitato grazie ad un’ultima parte di stagione che consegnò play-out e poi permanenza. Oggi i capaccesi hanno maturato esperienza, raccolta sul campo di gioco con innesti di qualità in tutti i reparti, rafforzati dal carattere e dalla grinta e da una preparazione atletica invidiabile. Centrocampo robusto e dotato di buon filtro, difesa difficilmente vulnerabile ed attacco finalmente prolifico e non più asfittico. Merito di un Mario Gorrasi in versione deluxe ma anche del lavoro che viene svolto da undici fiori che sono il vanto del vivaio del presidente Gennaro Rinaldi che aspetta già domenica per il pienone del “Vecchio” di Capaccio Scalo, per il derby con i cugini agropolesi. Arriveranno i delfini che sono apparsi sinora degli schiacciasassi, calpestando ogni avversaria sul campo. Ciò a cui puntano i granata è che domenica sera, un altro campo, quello di fiori, resti intatto e non calpestato.