GELBISON CAMBIA ROTTA CON PASQUALE SANTOSUOSSO
Per invertire la rotta, la Gelbison decide di cambiare timoniere. In vista di un mare increspato, bufere più che spifferi a Vallo della Lucania, con i tifosi contro Emilio Longo non solo per i risultati ottenuti, la società del presidente Maurizio Puglisi si affida ad un capitano di lunghissimo corso. La nave va condotta in porto, la salvezza è un obiettivo da raggiungere, ed allora tocca a Pasquale Santosuosso riportare in acque più tranquille i vallesi. Ritorno a Vallo della Lucania per chi ha portato i rossoblu, nel 2007, a solcare mari mai esplorati, con la vittoria storica del campionato di Eccellenza. Santosuosso porterà con sé nuove onde di entusiasmo su cui possibilmente surfare, già a partire da domenica prossima, quando lo scalo da raggiungere si chiama Sant’Antonio Abate per una delicata sfida assolutamente da non perdere. Al gruppo, rimasto anche sconvolto dall’inattesa burrasca e che ringrazia il nostromo Longo, il compito di fornire le risposte attese per giungere all’approdo, alla permanenza, che se non è a rischio poco ci manca.
GELBISON, LE MOTIVAZIONI DELL’ESONERO DI EMILIO LONGO
Il Longo-bis sulla panchina della Gelbison è stato un viaggio periglioso, iniziato pochi giorni dopo l’acquisto del titolo del Serre per ritrovare due anni dopo la serie D a Vallo della Lucania, categoria persa proprio con il tecnico ex Turris, dopo una stagione disgraziata. La scelta di affidarsi ad Emilio Longo, presentato il 26 luglio, non fu accolta con grande partecipazione dalla tifoseria, forse prevenuta, ma certamente dalla parte sua vogliosa di vedere una faccia nuova rispetto a quella dell’ultima apparizione del 2008-2009. Il grande impegno, la maniacale, certosina opera sul campo non hanno purtroppo donato i frutti sperati da tutto l’ambiente. Perché in queste nove giornate la Gelbison è piaciuta, ha giocato bene, si è espressa su buonissimi livelli ma ha ottenuto poco, in termini di punti. Quelli che fanno differenza in classifica ma che soprattutto caricano e forniscono l’energia all’ambiente. Il digiuno di vittorie al “Morra” ha pesato nella scelta ma non è stata la motivazione principe dell’esonero di Longo. Lo scoglio più difficile da superare era proprio la diffidenza e quel rapporto sfilacciato tra la tifoseria e le interpretazioni tattiche e tecniche dell’allenatore. Con un punto di non ritorno rintracciato dalla società che ieri ha quindi deciso per la svolta.
CALPAZIO IMBATTUTA IN TRASFERTA PREPARA SFIDA AL MONTECORVINO-CAMPAGNA
Test pomeridiano per la Calpazio che affronta nel pomeriggio l’Acciaroli, all’”Ardisani” di Casalvelino. Si respira aria di riscatto in casa granata. Certe partite, come quella che si profila all’orizzonte, non hanno bisogno di preparazioni extra. Soprattutto mentali. La sfida alla seconda in classifica, il Montecorvino Rovella Campagna di Maiorano, servirà ai capaccesi per ribadire che l’attuale terzo posto non è frutto della fortuna o del caso. Ma soprattutto per verificare ancora una volta l’ottima tenuta dei ragazzi di Adinolfi al cospetto delle grandi del torneo. Il rammarico per la Calpazio sta proprio nell’aver perso contro formazioni abbordabili, Mirabella Eclano e Faiano, ed averlo fatto tra le mura amiche. Perché i granata versione esterna viaggiano, invece, che è un piacere. Vista l’imbattibilità ancora in atto e conseguita passando per campi difficili, certamente non di secondo ordine. Da Palma Campania a Mercato San Severino, passando per Torre Annunziata contro lo Sporting Scafati a Sarno. Quattro viaggi ed otto punti, più di quelli ottenuti finora al “Vecchio” che si fermano, per modo di dire, a sei. Superare anche l’ostacolo Montecorvino Rovella Campagna che sulla carta, è inutile ribadirlo, è più forte, per la presenza di calciatori come Letizia, Silva, Tranfa, Napodano, Ruocco, Marciano, solo per citarne alcuni, rappresenterebbe per Bellizio e compagni la consacrazione sulla scena del girone B di Eccellenza.
AGROPOLI, LA CAPOLISTA È UNA VERA E PROPRIA COOPERATIVA DEL GOL
L’impegno in Coppa Italia di oggi da onorare con tutte le migliori intenzioni per dire la propria anche nella manifestazione tricolore. Di scena al “Guariglia” c’è il Mirabella Eclano, che lunedì ha cambiato la guida tecnica. Da Fiore Cappuccio a Gennaro Astarita che esordisce proprio contro la capolista che sabato scorso ha deciso il destino dell’ex allenatore. Ma Ciccio Tudisco con i suoi è alle prese anche con il destino di un campionato finora condotto alla grande e guidato dall’alto di ventuno punti ottenuti su ventiquattro. Al di là dello score meraviglioso, vicino alla perfezione, con l’unico passaggio a vuoto nel derby contro la Calpazio, conduce anche ad un’altra considerazione: l’Agropoli è la cooperativa del gol. Con Mollo e Procida, a segno sabato, si allunga la lista dei calciatori che hanno timbrato il cartellino, che arriva quindi a nove. Di Giacomo, cannoniere con quatto reti, eppoi le tre marcature di Margiotta, le due di Agata, ed i sigilli di Landolfi, Crisci, Montano, Bencardino e due già citati Mollo e Procida. In tutto fanno 16 reti, a cui va aggiunta un autorete a favore, quella nella gara esterna contro il Due Principati. Sono questi alcuni dei segnali di forza continui, che l’Agropoli sta lanciando al campionato. E sabato, lo Sporting Scafati di De Felice sembra già assumere il ruolo della nuova vittima sacrificale sull’altare di una superiorità sempre più evidente dei cilentani sulle avversarie. Al “Guariglia” c’è da confermare l’en-plein di vittorie conseguite. Il bilancio qui è arrivato a quattro successi di fila. La cinquina sulla ruota di Agropoli è pronta a fare la sua apparizione.