BATTIPAGLIESE-ACIREALE, GUERRIGLIA A CAMPAGNA: PARTITA SOSPESA
Il calcio diviene ancora una volta un far west. A Campagna, ieri, è andata in scena la guerriglia durante Battipagliese-Acireale. Al “Dony Rocco” si sfidano due squadre in campo, e altre due contrapposte all’esterno dell’impianto. Lancio di oggetti da parte dei tifosi acesi, giunti dalla Sicilia. Arriva di tutto, dalle pietre ai bastoni ai pezzi di legno. Il motivo, sempre che ce ne sia uno in questi casi, è perché i 60 supporters (eufemismo) granata ritengono eccessivo il costo del biglietto, fissato dalla società in 10 euro. Non vogliono pagare e non intendono entrare al “Rocco. Sono attimi di forte tensione, sul terreno di gioco, l’arbitro sospende il match e manda tutti negli spogliatoi, mentre le forze dell’ordine decidono di far uscire gli spettatori dallo stadio. Decisioni al centro di forti polemiche e che rischiano di provocare ancora più danni. Perché il clima continua a surriscaldarsi. Tra la gente ci sono anche donne e bambini terrorizzati. Si evitano durissimi scontri corpo a corpo, ma la guerriglia lascia segni sull’asfalto, con grosse pietre usate come armi e su autovetture che vengono prese di mira e devastate. Tra queste anche quelle di due emittenti televisive, Telecolore e 105Tv, presenti sul posto a raccontare la partita. Contusi alcuni dei protagonisti degli scontri, identificati dalle forze dell’ordine i tifosi dell’Acireale. Da capire adesso quale sarà il pronunciamento del giudice sportivo. L’1-1 della partita, con le reti di De Cesare e Frittitta, passa ovviamente in secondo piano, e lascia il posto a polemiche reciproche. La versione dei fatti di entrambe le società non varrà. Bisognerà verificare il referto arbitrale e dei commissari di campo presenti a Campagna per stabilire sentenze e squalifiche. Almeno, su una sentenza, però si è tutti in accordo. A squalificarsi per l’ennesima volta, è stato il calcio.
GELBISON, ESORDIO CON PAREGGIO PER PASQUALE SANTOSUOSSO
Pasquale Santosuosso debutta sulla panchina della Gelbison pareggiando per 0-0 nel derby di Sant’Antonio Abate. Gara dalle poche emozioni, quella che si è svolta al “Comunale”. Tanto basta però per il tecnico cilentano per partire con il piede giusto, in termini di risultati. I vallesi, riconfermati inizialmente con il 4-3-3, soffrono poco le avanzate di una coppia, Martone-Vitale, dall’enorme potenziale. Il recupero di Pascuccio in difesa si fa sentire, ed a peccare ancora una volta è la fase offensiva, sulla quale Santosuosso dovrà lavorare molto per consentire il cambio di passo. Gli abatesi di Cimmino sono arrivati pochissime volte dalle parti di Spicuzza. La prima occasione arriva al 18’ ed è per i padroni di casa che impensieriscono i rossoblù con Vitale che chiude una triangolazione con Martone e nell’area piccola colpisce di testa centrando il palo. E’ sicuramente questa l’azione più pericolosa, anche se nel primo tempo il pallino del gioco è in mano ai calciatori del Sant’Antonio Abate. Si arriva così al 35’ quando Vitale prova un lancio lunghissimo per Martone, la palla scavalca l’estremo difensore vallese Spicuzza, in uscita, e lo stesso attaccante giallorosso non riesce nel tap in vincente perché la palla gli è ribattuta in angolo. Per la Gelbison invece solo qualche sporadico tiro dalla media distanza che non impensierisce più di tanto la porta difesa da Della Pietra. Secondo tempo avaro di azioni da gol e l’unica emozione è rappresentata dall’espulsione subita da Sifonetti al 33’. La partita arriva stancamente alla fine con le due squadre che si accontentano del pareggio aspettando tempi migliori.
CALPAZIO SFIORA IL COLPACCIO COL MONTECORVINO
Da una parte soddisfatta per l’aver fermato sul pari una corazzata del campionato, e a domicilio, quale il Montecorvino Rovella Campagna, ma dall’altra scontenta ed arrabbiata per l’ennesimo arbitraggio che non permette ai granata di Adinolfi di ottenere una stupenda vittoria. Avanti per 3-1 nel primo tempo con una strepitosa rimonta, i capaccesi si vedono raggiungere nella ripresa, per alcune decisioni del signor Pasciuta di Agrigento, che al secondo minuto fischia un calcio di rigore per questo intervento di Conte in area su punizione. Decisione frettolosa e assolutamente da rivedere. Ciò permette a Letizia di accorciare il risultato e di far partire il forcing della squadra di Maiorano (che per effetto del pari rischia anche l’esonero) che si tradurrà con il gol di Tranfa che a pochi minuti dal termine sigilla uno straordinario 3-3. Chissà che partita sarebbe stata senza l’intervento di Pasciuta. Con i “se” e con i “ma” il calcio è aria fritta, ma la sostanza della Calpazio non muta per niente. Anzi, il risultato maturato al “Dony Rocco” rafforza le considerazioni su quanto i granata siano davvero forti. A testimoniarlo è il primo tempo. Sotto di un gol dopo pochi minuti, per il primo acuto di Tranfa, i capaccesi non si scompongono, danno manforte alle scelte di schierare due punte effettuata da Adinolfi e reagiscono con grande personalità. Al 17’ ecco il terzo gol in campionato per Antonio Barone che sfrutta lo spazio sul cross di De Falco e supera Magliano. Pareggio e lancia in resta per la Calpazio che continua a macinare gioco, aiutata per portare a termine il sorpasso, anche dall’ingenuità del portiere, che non arpiona una facile palla aerea. Montera come un falco ci mette il sinistro e a porta vuota realizza il 2-1. Tutto qui? Neanche per sogno, perché il Montecorvino Rovella Campagna reagisce e trova l’occasionissima per il 2-2. Calcio di rigore assegnato per un fallo su Silva. Tranfa si presenta dal dischetto. Serra risponde da campione e mette le sue mani sul vantaggio che a distanza di pochi minuti viene incrementato. Storia del 42’: dopo aver fallito una buona palla-gol, la coppia d’oro Gorrasi-Barone mette in scena il 3-1, consentendo al primo di poter mantenere la vetta della classifica cannonieri. Settima rete in otto gare per lui. Una Calpazio tanto meravigliosa quanto entusiasmante che fa sognare ad occhi aperti società e tifosi. Granata che si confermano terzi, ma che soprattutto mettono in fila il quinto risultato positivo esterno. I capaccesi fuori dal “Mario Vecchio” volano. Ambire ad un posto al sole, adesso, non sembra impossibile.